mercoledì 23 dicembre 2009

Buon Natale, la guerra è finita...

Forse aveva ragione lui, John Lennon, che torna spesso e non a caso nei miei post: forse buon Natale e la guerra è finita dovrebbero stare nella stessa frase.

Non saprei trovare parole migliori delle sue per augurare buone feste a tutti...

lunedì 21 dicembre 2009

Pendolari, portatevi panini e coperte!



Nevica. E' inverno e nevica. E' inverno, nevica e fa freddo. Va bene, fa più freddo del solito, per essere inverno, ma non ai livelli di Mosca, per intenderci. Siamo a -6, -7 durante il giorno. Si sa che quando nevica le strade diventano piste di pattinaggio a più corsie, quindi se ci si deve spostare è meglio affidarsi a mezzi di trasporto che non abbiano la possibilità di slittare di lato... ci vorrebbe qualcosa che viaggiasse su due binari di ferro ben piantati a terra. Qualcosa che può facilmente passare sopra alla neve.. qualcosa di bello pesante. Che so, un treno, per esempio.

sabato 19 dicembre 2009

Arbeit macht frei



La scritta Arbeit macht frei che campeggiava sul cancello di entrata del campo di concentramento nazista di Auschwitz è stata rubata. Quella scritta doveva accogliere con macabra ironia quanti avrebbero varcato quel cancello per entrare e per non uscirne mai più, nemmeno da morti. Quella scritta era stata forgiata da uno dei prigionieri e per tutti, dal giorno in cui è stata posta su quel cancello, è diventata il simbolo del male assoluto.

martedì 15 dicembre 2009

Parlami...



Parlami...
parlami ancora...
non smettere mai di parlarmi,
così che l’eco della tua voce
potrò ancora ascoltare quando sarai lontana;
perché di te non resti che un muto ricordo,
parlami...
parlami ancora...
non smettere mai di parlarmi...

lunedì 14 dicembre 2009

Solidarietà a Berlusconi, ma...




Ma cosa?

Vorrei che me lo spiegassero Rosy Bindi, Antonio Di Pietro e tutti quelli che da ieri gioiscono per il gesto violento di Massimo Tartaglia, un uomo vittima di se stesso e della sua incapacità di distinguere il bene dal male. Dove il bene e il male stanno sempre, entrambi, nelle parole di quei politici come i sopracitati, che anche di fronte a un atto da condannare senza riserve, trovano il modo di fare dei distinguo. Condanniamo il gesto, ma... Condanniamo la violenza, ma... Solidarietà a Berlusconi, ma... Ma cosa? Ma vergognatevi!

venerdì 11 dicembre 2009

La Costituzione italiana



Non si può dire che una persona è grassa, sarebbe scortese: si dice che... è costituzione. Così mi dicevano quando ero piccolo e io ho sempre associato, da bambino, questa parola a qualcosa che si poteva "usare" per poter dire qualcosa che altrimenti non poteva essere detto. Oggi che sono più grande, mi rendo conto che la costituzione, quella italiana intendo, è proprio come pensavo allora: c'è qualcuno - e sono in tanti - che "usano" la costituzione della repubblica italiana come alibi per non fare o far fare qualcosa, ovvero le riforme. Riforme che questo Paese necessita più di qualsiasi altra cosa.

domenica 6 dicembre 2009

Da Pirandello a Fabio Volo



Non so cosa rappresenti meglio un'epoca culturale, ma certamente la produzione letteraria può essere un indicatore significativo. Perchè gli autori, attraverso le proprie opere, tendenzialmente raccontano e descrivono ciò che vedono, l'aria che respirano, le emozioni che provano. E forse la strada è quella giusta, perchè ci sono sempre state grandi opere letterarie a rappresentare lo spartiacque tra un'epoca culturale e quelle che l'hanno preceduta.

Senza andare troppo indietro nel tempo, prendiamo in considerazione solo il secolo scorso: la storia della letteratura italiana ha visto il Verismo di Verga sfociare nell'Estetismo di D'Annunzio; il Realismo di Palazzeschi e di Svevo rovesciarsi nel Simbolismo ermetico di Ungaretti e Quasimodo. Pur con tutte le limitazioni imposte dal regime fascista durante il Ventennio la corrente Futurista riuscì ad emergere e a dare un'impronta forte alla cultura italiana, esauritasi nel dopoguerra in quello che possiamo chiamare genericamente Neorealismo e che annovera autori fondamentali, seppur diversi tra loro, quali Calvino, Moravia, Vittorini, Pavese, Pasolini e Eco.

venerdì 4 dicembre 2009

Spatuzza sì o Spatuzza no?



Oggi il pentito di mafia Gaspare Spatuzza ha dichiarato, nel corso di un'udienza del processo a Marcello Dell'Utri, che il boss Giuseppe Graviano gli fece il nome di Silvio Berlusconi come referente politico di Cosa nostra. E ovviamente il Paese si è diviso: da un alto chi odia Berlusconi non poteva attendere di meglio, la conferma di tutti i sospetti finora covati; dall'altro chi apprezza Berlusconi ha liquidato la cosa come il solito tentativo di delegittimare l'esecutivo. Ma chi è Gaspare Spatuzza?

mercoledì 2 dicembre 2009

Non desiderare la donna d’altri



Lo conosciamo tutti. E’ il nono comandamento che ogni buon cattolico deve osservare per salvare la propria anima e varcare così i dorati cancelli del paradiso dopo la morte del corpo. Ma cosa si intende per desiderare? Ce lo spiega l’evangelista Matteo (5,28) “Chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore”. Quindi non desiderare e non guardare per desiderare. Ma non è tutto. La donna “d’altri” significa che appartiene ad altri, equiparata in tutto e per tutto ad un oggetto. “Non desiderare la casa del tuo prossimo. Non desiderare la moglie del tuo prossimo, né il suo schiavo, né la sua schiava, né il suo bue, né il suo asino, né alcuna cosa che appartenga al tuo prossimo” (Esodo, 20,17).

domenica 29 novembre 2009

Nobel per la pace a Internet? No, grazie.


In un articolo pubblicato sulla rivista Wired il professor Umberto Veronesi, chirurgo, ricercatore e ex ministro della Sanità, ha proposto Internet come candidato al Nobel per la pace. Queste le motivazioni, in sintesi, del suo pensiero: "In molti Paesi, Italia compresa purtroppo, la Lingua della Scienza è poco conosciuta, e dunque poco utilizzata. Eppure, come tento di dimostrare da anni, è insostituibile per descrivere il mondo, la natura, il nostro modo di essere. E per poter intervenire se qualche equilibrio si rompe: si tratti del cambiamento del clima, della fame o della malattia. Forse mancava un veicolo comune e a disposizione di tutti per veicolare questa Lingua Universale per definizione. Ora c'è e si chiama Internet.
Ora abbiamo finalmente messaggio e messaggero per realizzare una promessa mai mantenuta. Perché insieme Scienza e Internet propongono e portano la Pace".

Non sono d'accordo con il professor Veronesi.

domenica 22 novembre 2009

Muse live... spettacolo nello spettacolo!



La giornata è iniziata presto, molto più presto di ogni altra giornata di concerto in passato. Alle 13 eravamo già davanti ai cancelli del FutureShow Station di Casalecchio di Reno (BO), preceduti da una cinquantina di ragazzi. L'attesa è stata lunga, cinque ore passate tra un pasto al Mc di fronte al palazzetto e un giro per i negozi. Poi però il calare del sole ci avverte che è tempo di tornare ai cancelli e alle 19 siamo dentro: le ragazze in prima fila - e non poteva essere che così! - io e un mio amico poco più dietro. Gambe già rotte, schiena a pezzi, ma l'avvicinarsi dell'inizio del concerto anestetizza la fatica. Il gruppo di supporto non è male: gran baccano, parole incomprensibili, giusto per tirare le 20.30. Poi ci siamo: partono i 60 secondi più emozionanti, quelli cioè tra quando si spengono le luci del palazzetto, parte il boato del pubblico e arriva la prima nota che scatena un secondo, più forte, boato di gioia.

mercoledì 18 novembre 2009

Perchè no?



Ieri ci sono stati tafferugli tra studenti e forze dell'ordine per le strade di Milano. Un corteo non autorizzato ha sfilato per il centro della città per protestare contro l'ennesimo sgombero del liceo Gandhi di Milano. Oggi un presidio di studenti davanti al tribunale ha manifestato solidarietà ai ragazzi arrestati in occasione degli scontri di martedì: corteo martedì, presidio mercoledì uguale due giorni di scuola saltati, otto ore minimo di lezione che non verranno mai recuperate. Questo perchè ai manifestanti sta a cuore lo studio.

E che tra di loro, nel corteo, ci fossero rappresentanti totalmente estranei al mondo studentesco è un dettaglio che deve essere trascurato di fronte al fatto che due persone sono state arrestate per violenza e resistenza a pubblico ufficiale.

lunedì 16 novembre 2009

L'Italia del rugby quale Italia è?



Sabato scorso si è giocata allo stadio S.Siro di Milano l'attesissima partita Italia-Nuova Zelanda di rugby. Più di ottantamila persone si sono affollate sugli spalti per vedere un evento straordinario, perchè gli All Blacks sono davvero qualcosa di straordinario. Ma un'altra cosa fuori dal comune mi ha fatto pensare.

giovedì 12 novembre 2009

Un angelo senza spada



Non si saprà mai la verità su quel che accadde nella stanza di Tenco quella sera di gennaio del 1967. Non la si saprà mai perchè forse non c'è altra verità di quella conosciuta e raccontata nell'immediatezza di quei concitati momenti. Tutti quelli che l'hanno amato e continuano ad amarlo attraverso le sue canzoni non vogliono, non possono rassegnarsi alla sua assenza, anche se ormai sono passati 42 anni. Quanto avrebbe potuto ancora dire e dare nessuno può dirlo. E forse è questo bisogno dell'impossibile a farci credere che non può essere finito tutto così, in un istante.

venerdì 6 novembre 2009

Il crocifisso della discordia



Che un simbolo religioso sia visto come un'offesa mi è già di per sè difficile da capire. Se poi il simbolo in questione è il crocifisso, allora non so davvero più cosa pensare. Non posso certo dirmi un fervente cattolico, ma sono credente, questo sì. In Italia si è superato il disagio dell'ora di religione nelle scuole dando la possibilità di sostituirla con un insegnamento alternativo. E non credo che i figli provenienti da famiglie non credenti si sentissero offese dal crocifisso: semplicemente non condividevano e non condividono quell'idea, quel simbolo. Legittimo, e infatti così è stato e si è trovata una soluzione.

Oggi si chiede a gran voce l'integrazione, si pretende la libertà di professare la propria religione in luoghi di culto che, ove non presenti, devono essere costruiti. Integrazione è accoglienza e confronto, non imposizione.

L'Europa, dopo averci voluto insegnare come si fa il parmigiano, ci impone di togliere il crocifisso dalle scuole perchè limita la libertà di educazione religiosa delle famiglie. Il crocifisso? Un uomo che assume su di sè le colpe altrui e per queste sacrifica la propria vita limita la libertà? Offende? No, vi prego, spiegatemi, perchè proprio non lo capisco.

giovedì 5 novembre 2009

Un giorno di ordinaria tecnologia



Come dimenticare il film in cui Michael Douglas trasforma in follia distruttiva l'esasperazione per tutte quelle piccole difficoltà che ogni giorno si presentano con lacerante regolarità nella vita di una persona normale, che fa una vita normale e che la mente inizia, con il tempo a considerare normali. Code per andare al lavoro, macchine parcheggiate in doppia e terza fila, rumori molesti a tutte le ore, treni in ritardo o soppressi senza preavviso, marciapiedi lastricati di feci di cane che imbrattano le suole delle scarpe nel giorno di un colloquio di lavoro, la sella sparita della propria bicicletta... tante piccole crepe che alla fine rischiano di mandare il cervello in tilt. E allora saltano i nervi e una normale giornata di una persona normale si trasforma appunto in ordinaria follia.

Quella che vi racconto oggi è la storia di un giorno di ordinaria tecnologia, perchè a far saltare i nervi - i miei - è stato il tanto acclamato digitale terrestre.

giovedì 29 ottobre 2009

Benzina alle stelle... soluzione tutta italiana

 In questi giorni monta per l'ennesima volta la polemica sull'assurdo aumento del costo della benzina nonostante il calo del prezzo al barile del petrolio e il rafforzamento dell'euro sul dollaro. Le compagnie si difendono dicendo che è aumentano i costi di raffinazione, i gestori delle pompe si difendono dicendo che i prezzi sono imposti dalle compagnie, ma intanto noi paghiamo.

Le proteste del tipo "non fate più benzina da questa o quella compagnia" con la utopistica idea che ciò basti a produrre un abbassamento dei prezzi, è sterile quanto miope: esiste un cartello, questo mi pare innegabile, e lo Stato non pare intenzionato ad interessarsi alla questione. Ne' noi vogliamo rinunciare ad usare le auto in città... date un'occhiata a questo video girato a Milano qualche giorno fa...



E allora? Che si fa?

mercoledì 28 ottobre 2009

L'uomo dei sogni



Il suo volto ha qualcosa di familiare, non trovate? E' l'uomo dei sogni... non nel senso che molte fanciulle pensano. Avete presente Freddy Krueger? Ecco quest'uomo pare sia in grado di intrufolarsi nei sogni delle persone, ma invece che affettarle con le unghie, dà loro consigli sulla vita.

martedì 27 ottobre 2009

Marrazzo, tra politica e gossip



Non volevo parlarne, perchè non vorrei che questo diventasse un blog politico, ma mi è stato chiesto cosa ne pensassi dell'affaire Marrazzo e allora dedico solo poche righe. Per chi non avesse seguito le cronache in questi giorni, faccio un breve riepilogo: Piero Marrazzo, presidente della Regione Lazio, è stato ricattato da quattro carabinieri che lo avevano sorpreso in un appartamento alla periferia di Roma in compagnia di un transessuale. Su un tavolino è stata trovata della cocaina (sulla cui provenienza non c'è tuttavia certezza), nelle tasche dei carabinieri sono finiti assegni con la firma di Marrazzo per un totale di 20.000 euro, estorti con la minaccia di rendere pubblica tutta la faccenda.

sabato 17 ottobre 2009

Fidel Castro, Cuba ieri oggi e domani

Oggi mi è capitato di guardare un servizio su Current Tv molto interessante: Oliver Stone (il regista americano di Wall Street, Ogni maledetta domenica, Platoon, JFK, Alexander...) intervistava Fidel Castro camminando per le strade di Cuba. Per molti anni ho detestato Castro, perchè ammiravo (e continuo a farlo) John Kennedy. E Castro era il nemico numero 1. Proprio in queti giorni ricorre l'anniversario della crisi dei missili: tredici giorni in cui il mondo fu vicino come non mai alla terza guerra mondiale.

Questo, in sintesi, lo scenario di quei tredici giorni: in risposta alla presenza di basi missilistiche USA in Turchia e in buona parte dei paesi europei, l'Unione Sovietica si accorda con Cuba affinchè quest'ultima accogliesse sul proprio territorio missili di media e lunga gittata, predisposti per testate nucleari. Questi missili avrebbero potuto raggiungere in pochi minuti le città della costa orientale degli Stati Uniti. Un aereo spia americano in volo su Cuba individuò i siti, le basi e i missili già in costruzione. Ebbe così inizio una serrata guerra diplomatica tra le due superpotenze con continui rimbalzi di responsabilità e negazione di qualsiasi fondamento delle accuse da parte dei sovietici. Kennedy si trovò a dover gestire la prima vera "grana" internazionale dall'inizio della sua presidenza.

Dall'altra parte...

mercoledì 14 ottobre 2009

Rosy, bella o intelligente?

Le battute di Berlusconi probabilmente andrebbero raccolte in un volumetto (nemmeno poi tanto piccolo) tipo "Anche le formiche nel lori piccolo si incazzano". Impossibile scordare quella recentissima su Obama (bello e abbronzato) o il gelido siparietto al Parlamento Europeo quando diede del Kapò al deputato tedesco (sì, proprio a un tedesco!) Martin Schulz.

L'ultima perla riguarda Rosy Bindi. Va bene, la conosciamo tutti Rosy Bindi, sappiamo che è una vecchia navigante nel mare della politica italiana e su di lei ne sono state dette di tutti i colori. Che non sia una miss è indubitabile e la battuta del Premier ("più bella che intelligente") secondo me ci stava. Non è forse così originale come mi sarei aspettato da lui, ma ci sta. E' quello che pensiamo tutti, anche quelli che dicono di no. E poi non si è sempre preso in giro proprio Berlusconi perchè è basso (per non parlare di Brunetta), perchè mette i tacchi, perchè si è fatto il trapianto di capelli, perchè portava la bandana, perchè si sarebbe fatto il lifting etc... Però se lo dicono di lui è satira, le sue battute invece offendono.

Questa è l'Italia. Di sinistra. Sono sicuro che i colleghi della Rosy avranno riso della battuta, ma senza farsi vedere.

sabato 10 ottobre 2009

John W. Lennon

Se fosse ancora vivo, oggi John Lennon avrebbe 69 anni. Se la mano assassina di Mark Chapman non gli avesse sparato a bruciapelo quattro colpi di pistola alle spalle, la notte dell'8 dicembre 1980, ieri forse ci sarebbe stata una gran festa per il suo compleanno. Troppi se...

Chissà cosa pensava mentre gli scattavano questa foto: ha l'espressione indecifrabile, è la versione pop della Gioconda di Leonardo. Lo sguardo non tradisce gioia, nè rabbia, non c'è malinconia nè tensione, nè felicità, nè paura. E in questo mistero trovano spazio mille domande...

Chissà quante canzoni ancora avrebbe scritto.

Chissà cosa avrebbe pensato dell'attacco al World Trade Center di New York, la città dove aveva scelto di vivere e dove vi trovò la morte.

Chissà se avrebbe protestato contro le guerre in Afghanistan e in Iraq.

Chissà se avrebbe inventato qualcosa di geniale come il famoso bed-in.

Chissà se si sarebbe convertito alla musica elettronica.

Chissà se si sarebbe convertito all'Islam come Cat Stevens o se sarebbe diventato un vecchio ruvido e scontroso come Bob Dylan.

Chissà cosa avrà pensato mentre quelle pallottole gli penetravano la carne ferendolo a morte.

Chissà...

Il capolavoro, immortale come il genio che l'ha resa tale.

giovedì 8 ottobre 2009

Bocciato il lodo Alfano...ovvero?

Ieri la Consulta ha bocciato il lodo Alfano, ovvero l'immunità per le più alte cariche dello stato: Presidenza della Repubblica, Presidenza del Consiglio dei ministri, Presidenza di Camera e Senato. Ovviamente il Parlamento si divide: il lodo Alfano è cosa buona e giusta per il Pdl in quanto assicura la governabilità, perchè un Presidente che debba seguire in prima persona i processi che EVENTUALMENTE lo dovessero coinvolgere, non avrebbe il tempo per occuparsi della cosa pubblica.

Nel caso specifico quell'EVENTUALMENTE è del tutto pleonastico, perchè a meno che Napolitano non venga indagato per non aver messo in regola la badante, tutti gli indizi portano a Berlusconi. E che il lodo Alfano sia una delle cosiddette leggi ad personam pare evidente a tutti.

La sinistra esce dall'ombra e gioisce, esulta e proclama vittoria, pur non avendone i motivi, a meno che dietro a tutto quello che sta succedendo (escort, lodo Mondadori e ora questo) non ci sia davvero una mano rossa a muovere le pedine. Il sospetto viene. E non se ne va.

martedì 6 ottobre 2009

Figli del silenzio nell'età della pietra


Ercole Ferraro. Un nome come un altro, uno tra i miliardi di nomi che restano appiccicati alle vite delle persone e le distinguono da quelle degli altri. La vita di Ercole Ferraro però si è fermata sabato mattina. Ex tranviere di Torino, Ercole Ferraro ha pensato bene di difendere la conducente di un autobus dall'aggressione di un ragazzino, un bambino di nemmeno 18 anni, il quale ha reagito colpendolo con due pugni al volto. Motivo della lite. Il minorenne voleva portare una bicicletta sul bus.

Si può morire per questo? Ercole Ferraro è deceduto due giorni dopo per un ictus conseguente all'emorragia cerebrale causata dai colpi alla testa. Ercole Ferraro aveva 76 anni.

domenica 4 ottobre 2009

L'Italia che dimentica


Il titolo di questo post doveva essere L'Italia dimenticata, ma poi mi sono reso conto che sarebbe stato banale. I misfatti che ogni giorno avvengono nel nostro paese, volutamente con la lettera minuscola, ci hanno assuefatto. I politci disonesti sono diventati un luogo comune, l'aria inquinata un dato di fatto, i morti nelle stragi (Ustica, Italicus, Moby Prince, Piazza Fontana, Stazione di Bologna e avanti così) un inevitabile dazio da pagare nell'ambito di una guerra senza vincitori nè vinti.

E noi italiani protestiamo, ci indignamo, ci ammucchiamo nelle piazze dietro slogan riciclati e lanciamo insulti e maledizioni. Poi ci sono quelli che avrebbero tutti i motivi per essere arrabbiati, i parenti delle vittime, i truffati, i malati e i deboli, ma loro hanno ben altro cui pensare che scendere nelle piazze. Loro sono l'Italia dimenticata, ma forse è un bene che uno stato come quello italiano si dimentichi di loro: hanno già sofferto abbastanza.
E allora se da una parte c'è questa Italia che piange, dall'altra c'è quella che grida. E' appunto l'Italia che dimentica, è l'Italia che vuole restare com'è perchè crescere significa fatica. E' l'Italia che attende una nuova tragedia per potersi lamentare e imprecare, cercando a tutti i costi un nome, un partito o un'idea da colpevolizzare. E già c'è chi sta contandosi i soldi in tasca, freschi freschi di tragedia. Soldi che puzzano di morte.

mercoledì 30 settembre 2009

Stasi siamo noi


Oggi su Corriere.it c'è un bell'articolo a firma Alessandro Piperno sul "caso Garlasco", o meglio su quanto si è scatenato intorno alla figura di Alberto Stasi. Quando tutto e tutti sembravano trovare impossibile che l'assassino di Chiara Poggi non fosse lui, i risultati della perizia super partes hanno cambiato lo scenario. Ora si fatica a pensare che possa aver ucciso lui la fidanzata. Io personalmente non so giudicare e pertantanto mi astengo. E' come quando ci si sveglia, si apre la finestra e una fitta coltre di nubi riempie il cielo e fa tutto scuro; poi un vento che viene da lontano spazza via le nuvole e tutto torna azzurro, sereno e luminoso. Non tutto però. Perchè la vita di Stasi, caso specifico di un problema generale, non sarà più la stessa, comunque andrà a finire il processo. E la vita di Stasi è la vita di tutti noi. Pensarlo innocente o colpevole dipende anche da ciò che abbiamo dentro noi, ciascuno di noi. Le nostre paure, i nostri vizi privati, le nostre antiche debolezze. Piperno descrive molto bene tutto questo e consiglio di leggere il suo pezzo di oggi, che si chiude con queste parole:

Eppure c’è la possibilità che Stasi, a di­spetto delle più promettenti apparenze, sia semplice­mente innocente. A quanto pare, oltre al suo corpo, al suo contegno e a certe bieche predilezioni sessuali non c’è indizio del­la sua colpevolezza. Ed ecco l’elemento che, al postutto, più mi agghiaccia: tutto nel­la nostra vita (tutto quello che facciamo e non sappia­mo di fare, tutto quello che siamo e non sappiamo di es­sere) può offrire la futura prova e il futuro movente della nostra colpevolezza in un crimine che non abbia­mo ancora commesso e che forse mai commetteremo.

lunedì 28 settembre 2009

Certi momenti


Ci sono certi momenti in cui tutto sembra non appartenermi: non sento nulla, non desidero nulla. Sono attimi, ma potrebbero essere lunghissimi perchè anche il tempo non ha più il solito senso. E' come se nella linea temporale si creasse un buco ed io ci scivolassi dentro. Il risveglio è doloroso e talvolta mi lascia intontito per diversi minuti, a volte per giorni. Non è la caduta a farmi paura, quanto il pensiero di non riuscire, un giorno, a risvegliarmi.

sabato 19 settembre 2009

Odi et amo


Mi sono reso conto che non ci sono parole per spiegare quello che si prova. Trovo assurda questa cosa, perchè non capsico come possa essere così difficile descrivere qualcosa di intimo, qualcosa che nessuno meglio di noi dovrebbe poter conoscere. E invece si balbetta, ci si arrovella cercando metafore e perifrasi. Questo succede sia quando si ama sia quando si odia.

L'amore non è "vorrei stare con te tutta la vita" o "darei la mia vita per te": questi sono propositi, buone intenzioni e desideri, ma non sono l'essenza dell'amore. "Ti cancello dalla mia vita" o "che tu sia maledetto" non sono l'odio, ma sue possibili manifestazioni. Così come rispettivamente sesso e violenza sono banali tentativi di dare concretezza a qualcosa che non sappiamo definire: personalmente credo che la violenza sia il linguaggio dell'ignoranza e il sesso il potere dei deboli.

Eppure molti di noi, se interrogati in proposito, affermerebbero di aver amato o addirittura di amare in quel preciso momento, di avere odiato e di odiare con tutti se stessi. Ma cosa siano amore e odio nessuno ha mai saputo raccontarlo con precisione. E io continuo a chiedermelo, convinto che lì sia il seme della felicità.

Questo darebbe forse un senso alla vita.

Odi et amo. Quare id faciam, fortasse requiris.
Nescio, sed fieri sentio et excrucior.
Odio e amo. Forse mi chiedi come io faccia.
Non lo so, ma sento che ciò accade, e mi tortura.
(Caio Valerio Catullo, Carmina, Odi et amo)

martedì 15 settembre 2009

Trasparente

Esco vestito di trasparente allegria
per farti un torto, per ingannarti;
cammino sicuro e sfrontato,
ma i piedi mi fanno male e si ribellano.

Non conosci altro modo di vivere
che quello maledetto che sai;
vorrei che domani uscissi vestita di trasparente passione,
anche se solo per farmi un torto, per ingannarmi.

Non lo farai, perché il nulla è specchio del nulla,
trasparente è il colore del tuo cuore.

lunedì 14 settembre 2009

Ufo su Pavia


Ho scattato questa foto una mattina di giugno, nelle campagne pavesi, per la precisione in località Cantone tre miglia: al momento dello scatto non mi ero accorto che nel cielo ci fosse qualcosa, qualcosa di anomalo. Avevo scattato questa fotografia perchè mi piaceva il contrasto tra il colore del cielo e quello del campo di grano, e invece una volta acquisita la foto sul pc, ho notato che c'era un oggetto a sporcare quell'azzurro.

Va bene, l'oggetto è sfocato, potrebbe essere qualsiasi cosa, ma anche no. Non credo fosse un aereo, ho altre due foto, scattare nel giro di pochi secondi, e in nessuna si vede un aereo. Potrebbe essere un insetto che è passato rapidamente proprio mentre si apriva l'otturatore. Potrebbe...

Io voglio pensare che fosse qualcosa di diverso, un oggetto volante non identificato, il classico U.F.O.: voglio pensarlo perchè ci credo, credo che esistano, non so in quali forme, ma esistono e spero di essere ancora qui quando decideranno di farsi vedere definitivamente.

I want to believe...

venerdì 11 settembre 2009

11 settembre 2009, cosa è cambiato?


Già, cosa è cambiato in questi otto anni? Come siamo cambiati noi dal giorno in cui le parti si sono invertite e i ricchi hanno pianto e i poveri esultato? Senza saperlo, senza volerlo, chi ha ideato e messo in pratica quell'attentato ha dato all'umanità intera la possibilità di prendere coscienza della inutilità del male, e di scegliere quindi il bene. Gli Usa, feriti, colpiti al cuore oltre che nell'orgoglio, avrebbero potuto decidere di non reagire. O di reagire con l'amore. Non è stato così, ma non lo è stato perchè l'uomo è diventato disumano. Osama Bin Laden? Io ancora non sono così convinto che abbia fatto tutto da solo: non che non ne avrebbe avuto mezzi e capacità, ma troppi dubbi non sono stati chiariti per poter attribuire con certezza la colpa.

La Colpa, con la lettera maiuscola, di chi è? Ma ha davvero senso cercare un colpevole? Se la risposta è sì, allora siamo tutti colpevoli, così come all'indomani della tragedia si leggeva su molti giornali "siamo tutti americani". Attenzione, non è un sillogismo: io non penso che gli americani siano più o meno colpevoli di arabi, afghani, italiani, spagnoli, cinesi... Tutti colpevoli, nessun colpevole allora? Certo che no.

Ma torniamo alla domanda iniziale...cosa è cambiato? Il mondo geopolitico è cambiato, Afghanistan e Iraq in pratica non esistono più, sono diventate colonie americane, con il tacito assenso dell'Europa, la cui paura è quella di rimanere senza petrolio piuttosto che senza civiltà. Bin Laden è vivo, forse morto, probabilmente ferito e sicuramente malato. Ma è un fantasma, vive in una grotta come Gesù Bambino o in un loft di Manhattan. Serve una lepre - viva - da inseguire, altrimenti il gioco finisce. Saddam ha finito la sua corsa, ha esaurito il credito ed è stato eliminato... Avanti col prossimo!

Otto anni dopo l'attacco alle torri gemelle contiamo due guerre, altri morti militari e civili, in Asia come in Europa, in Africa come in America: e se domani si verificasse un altro attentato, saremmo ancora tutti qui a piangere, a cercare colpevoli e inseguire una nuova lepre...

Viviamo in un mondo schizofrenico in cui si spendono miliardi in ricerca e sviluppo per poter avere un cellulare che è anche un televisore e ricevitore satellitare con le potenzialità di un computer o televisori sempre più grandi e sempre più stretti che "ti fanno vedere le cose come realmente sono" (trovo di inarrivabile ironia questa cosa)... e dall'altra parte, ma sempre su questo pianeta, ci sono uomini e donne che muoiono di fame e di sete, ci sono popoli che sgozzano e decapitano con la naturalezza con cui si timbra un biglietto sul tram. E noi ci preoccupiamo di avere il touchscreen con hsdpa e connessione in fibra per scaricare film etc...

Questa è la colpa che ci portiamo addosso: l'indifferenza o, peggio ancora, il disprezzo per il prossimo, il diverso e per quelli che riteniamo essere inferiori che, seppur latente, abbiamo dentro come tratto distintivo della nostra anima malata.

giovedì 16 luglio 2009

Maghi, streghe e fattucchiere da circo


>>Pronto?
> Sì, pronto, buongiorno, sono XXX e ho 31 anni. Volevo chiedere il suo aiuto per mio marito. Mio marito deve vendere la sua officina perchè è pieni di debiti. Ci riuscirà?
>> Cara XXX, io vedo che i prossimi mesi saranno ancora difficili. Ci saranno molti problemi da affrontare, però vedo anche che verso novembre la situazione si sistemerà e riuscirete a vendere l'officina. Di' pure a tuo marito di stare tranquillo...

Non è un passo di una fiction, purtroppo, ma una telefonata trasmessa in diretta questa mattina alla radio. Da una parte una giovane donna in difficoltà, coperta dai debiti e con un marito sul punto di vendere ciò che gli permette di portare avanti la famiglia. Dall'altra parte del filo, una voce impostata che elargisce previsioni totalmente inventate, che fanno sicuramente più male di quello che si possa pensare. Perchè farlo? Non me la prendo con chi, esasperato da una situazione disperata, non sa più a quale santo votarsi. Io me la prendo con questi maghi, maghetti, streghette efunamboli della parola che si approfittano dell'ignoranza e della difficoltà emotiva di chi arriva a cercarli per sentire una parola di conforto che forse non riescono a trovare da amici e parenti.

Se avete un problema non chiamate quei numeri a pagamento, non vi rivolgete a presunti santoni che non sanno chi siete, non sanno nulla di voi e non possono in alcun modo aiutarvi. Cercate intorno a voi le parole di conforto, piuttosto aprite un blog - perchè no - e apritevi agli altri... troverete occhi disposti a leggervi, orecchie desiderose di ascoltarvi e cuori capaci di amarvi.

lunedì 13 luglio 2009

Signora delle ore scure


Non ce la raccontiamo, oggi come sempre la bellezza è un valore che trascende le qualità interiori e morali. Per quanto banale, è un concetto che non mi stancherò mai di affermare: poi, per carità, capita che ci si possa innamorare di una donna non bella, di un uomo non particolarmente affascinante, che si possa essere attratti da un dipinto apparentemente senza valore artistico. Può capitare, ma non è la regola. Tutti cerchiamo di essere belli e tutti cerchiamo persone belle con cui stare, cose belle di cui circondarci, case belle in cui vivere e così via.

Non giudico questi atteggiamenti, perchè io per primo ne sono portatore sano.
Quel che mi chiedo, però, è cosa sia la bellezza davvero. Un antico proverbio dice che "la bellezza è un dono che va restituito". Vero, ma solo in parte. Cosa rende bello un volto? La proporzione dei singoli elementi? La forma degli occhi, del naso e della bocca? A volte mi capita di non riuscire a fermare lo sguardo sul viso di una donna perchè troppo bello, pur senza capire cosa lo renda tale. E questa indefinizione mi affascina ancora di più.

Se potessi comprendere la natura intrinseca della bellezza, forse ne sarei meno attratto, forse ne sarei conquistato.

Solo i fiori sanno essere belli quanto le donne, entrambe forme perfette della perfezione di Dio sulla Terra.

Questa, a mio avviso, una delle più belle canzoni d'amore mai scritte.


giovedì 9 luglio 2009

La violenza più infame


Nella periferia di Roma si aggira uno stupratore seriale che segue ragazze sole nei garage condominiali e le violenta per puro piacere. Cosa gli fareste voi a uno così? Se ne dicono tante, dalla castrazione chimica, al ripristino della pena di morte, dal carcere a vita all'ospedale psichiatrico. Io invece farei così: organizzerei una ronda, ma non come quelle che il nuovo decreto sicurezza ha autorizzato, una ronda come dico io. Se per sua sfortuna lo dovessimo catturare lo porterei in un garage, luogo a lui tanto caro, lo legherei ad una sedia di metallo, ma stretto da lasciarli i segni nella carne, e poi inizierei a colpirlo tante volte quante lacrime ha fatto piangere alle donne che ha violentato.

Chiunque tu sia, ovunque tu sia, sei un bastardo e un infame.

martedì 7 luglio 2009

Piove piove e la gatta non si muove


Ci risiamo. Basta un temporale un po' più intenso del solito acquazzone estivo e Milano si blocca, va in tilt: tombini intasati, sottopassaggi allagati, strade chiuse e mezzi fermi, code chilometriche, clacson a perdita d'udito e scene di isterismo collettivo. E' una storia che si ripete, purtroppo, quindi qualcuno deve avere delle responsabilità: ma alla fine, come sempre, a pagare sono solo i cittadini, con i disagi, i ritardi al lavoro etc...

Caro Sindaco, non sarebbe ora di lasciare le dorate stanze e andare in giro per le strade della Sua città? Se lo facesse si renderebbe conto che il nemico non è solo la pioggia: ci sono buche nell'asfalto - diciamo pure voragini - che sono trappole mortali per moto, scooter e biciclette; marciapiedi dissestati sui quali gli anziani rischiano di rompersi l'osso del collo e poi parcheggi selvaggi, doppie e triple file...e potrei andare avanti ancora con crescente disappunto.

Sindaco, La invito personalmente a fare un giro in scooter con me per le strade di Milano. La benzina ce la metto io, non si preoccupi.

Carpe diem


Ho visitato una mostra di Robert Capa e mi sono soffermato qualche istante davanti a questo famoso scatto, forse il più famoso di tutti. Al di là dei dubbi sull'autenticità della situazione, questa immagine ha proiettato Capa nel firmamento dei fotografi più celebri e apprezzati di tutti i tempi. Sapeva trovarsi al posto giusto nel momento giusto. Nel suo libro Leggermente fuori fuoco ha scritto che "in guerra non esistono fotografie belle o brutte, ma solo prese da vicino o lontano": il senso non mi sfugge e lo condivido. Per vedere le cose in modo più realistico possibile dobbiamo avvicinarci, più che possiamo, a costo di andare fuori fuoco, appunto. Ma è un rischio che si deve correre, altrimenti tutto ciò che ci resta è una inutile panoramica fatta di dettagli indistinti che non avremo mai il piacere di scoprire.

In quella foto Capa ha saputo cogliere l'attimo. E quell'attimo ha cambiato la sua vita, l'ha reso immortale. E allora mi chiedo se tutti noi abbiamo diritto a questo attimo e come lo si possa riconoscere. Un solo attimo, trovarsi al posto giusto nel momento giusto per vedere cambiare la propria vita.

E' il segreto per non avere rimpianti: provare, sperimentare senza timori, buttarsi nelle cose non senza coscienza, ma senza ingiustificate paure. Basta timidezze, basta orgoglio, basta rassegnazione.

Aveva ragione Capa, bisogna avvicinarsi più possibile alle cose - e non solo in guerra - per riuscire a viverle pienamente.

venerdì 3 luglio 2009

A Ferruccio

Nel caldo afoso della pianura padana c'è un'oasi di verde fresca e isolata. Qui puoi sentire ancora gracchiare le rane e il ronzio delle mosche sembra un canto d'amore, l'amore per la natura e la vita. Ci sono i fiori e c'è il laghetto artificiale, non molto profondo, ma quanto basta perchè ci sguazzino carpe e pescigatto: ci vuole pazienza però, perchè i pesci d'allevamento sono scaltri, sanno distinguere l'amo dall'amore. Sanno che quegli occhi di uomo che li fissano al di là dell'acqua non sono sguardi d'ammirazione, come quelli dei bambini negli acquari. Però, nonostante lo sappiano, qualche volta la trappola riesce e intorno a quegli occhi di uomo in attesa si allarga un sorriso pieno di soddisfazione.

Quell'oasi è il paradiso dei sensi.

Può capitare, però, che un giorno un albero, uno di quelli che per anni hanno regalato ombra e dato riparo senza chiedere mai nulla in cambio, si senta stanco e cada, adagiandosi prima su un fianco, poi rotolando dolcemente per pochi metri e fermandosi infine sulla riva del lago. Quando questo accade, tutta l'oasi è in festa, perchè per una volta si potrà restituire ombra e dare riparo al vecchio albero caduto.

A Ferruccio.

mercoledì 1 luglio 2009

Slogan-generation


Oggi pomeriggio mi è caduto l'occhio su un manifesto pubblicitario che promuoveva il turismo a Malta. Ora Malta non mi pare rientrare tra i Paesi più bellicosi, nè ricordo fatti eclatanti degni di nota negli ultimi anni, nè tantomeno credo abbia mai avuto un ruolo determinante nella questione medio-orientale. Eppure qualcuno ha avuto la brillante idea di scrivere con un bel pennarello e a caratteri cubitali "BOICOTTATE ISRAELE".

Ora mi domando: ma che senso ha? Non entro nel merito del significato del messaggio, quanto piuttosto sulla superficialità di chi pensa che si possa vivere di slogan buttati sui muri. Argomentate, ragazzi... se avete un'idea, qualcunque essa sia, io sono disposto ad ascoltarla, purchè siate in grado di motivarla. Siamo tutti capaci di prendere una bomboletta e imbrattare una vetrina, un vagone della metro, un muro della nostra città con scritte ad effetto contro Berlusconi, i comunisti, i fascisti, il Milan, la Fiat e così via...

Se però non avete niente da dire, se non sapete dare una ragione a ciò che sta dietro a un banalissimo slogan, allora la sera studiate invece di sporcare le città. E lasciate stare i muri, le metro e le saracinesche dei negozi: quella che chiamate libertà di espressione, spirito artistico e contro-cultura ha un nome solo, inciviltà.

martedì 30 giugno 2009

Il caso Madoff: chi sbaglia paga?


Questi signore si chiama Bernard Madoff. Wikipedia lo definisce un imprenditore statunitense, ma io avrei ben altri titoli per lui. Questa faccia da uomo qualunque ha truffato migliaia, forse milioni di persone per vent'anni filati, accumulando ricchezze per un totale di 50 miliardi di dollari alla faccia di quanti si erano fidati di lui (moglie e figli compresi).

Dopo "solo" venti anni è finalmente stato arrestato e condannato: pena 150 anni di carcere. considerando la proverbiale qualità detentiva degli States e l'età di Madoff (71 anni), la domanda sorge spontanea... che cosa significa una condanna di questa entità, sapendo che non potrà comunque scontarla?

E'la stessa domanda che mi pongo quando sento che qualche pluriomicida ha avuto tre o quattro ergastoli? Va bene che credo alla reincarnazione, ma non mi sfugge l'assurdità della cosa.

Beati noi, poveracci, che per una banale infrazione, veniamo puniti subito, severamente e con la certezza della pena. Ma si sa, la giustizia è uguale per tutti.

lunedì 29 giugno 2009

Suicidio 2.0


Ieri sera un ragazzo di 22 anni viene fermato per un normale controllo dalla polizia stradale, viene sottoposto alla prova dell'etilometro e il tasso di alcol nel suo sangue risulta oltre la soglia consentita. Il ragazzo torna a casa, prende una pistola che conservava legalmente in camera sua e si spara un colpo in testa. Fine della storia.

Ora molti si stupiscono, si interrogano su come sia possibile che un ragazzo, così giovane, possa uccidersi per un motivo così stupido. A costoro io dico di tacere, perchè non si può giudicare la vita degli altri, tantomeno la morte. Adesso si andranno a cercare i responsabili, la presunta severità dei genitori, la scuola non all'altezza, compagnie magari balorde, una ragazza....o la società, i videogiochi che alienano o Internet, che crea una vita virtuale che non sempre coincide con quella reale.
Basta. Basta con il moralismo e i discorsi bigotti. Aprite gli occhi, anche nell'era del Web 2.0, dove tutti sanno tutto di tutti, siamo tutti amici, tutti uniti in Facebook, tutti condividiamo foto, messaggi e pensieri... anche in questo mondo globale, esiste la solitudine, il dolore, la malinconia e la disperazione.

A me non interessa sapere di chi sia la colpa di quel che è successo, perchè non credo ci sia alcuna colpa. Nella mia vita ho purtroppo conosciuto qualcuno che una sera, vinto da una disperazione che non ho saputo comprendere, ha deciso di farla finita, ha pensato che il modo migliore per non soffrire più fosse uccidersi. Io non giudicherò mai chi prende una decisione come questa. Non mi importa cosa dice la Chiesa cattolica, non mi importa cosa dicono psicologi e tuttologi in tv. Io rispetto quella scelta, non dico di condividerla, ma la rispetto perchè non posso nemmeno immaginare quanto dolore si deve sentire dentro per desiderare la morte. O forse, seppure lontanamente, posso immaginarlo...

Cri, questa poesia è per te... perdonami se non ho saputo capire...

Questa mattina mi sono svegliato con una gran voglia di morire;
odiavo tutto ciò cui potevo pensare e niente era come avrei voluto.
“ma ci sono tante cose per cui vale la pena vivere” – ho sentito dire –

La paura è una di queste? Perché io ne ho.
E il dolore, il dolore è una di queste? Io ne ho.
L’amore? L’amore negato è forse una di queste cose?

Ho camminato per quel mondo di luce chiamato giorno:
c’erano colori, ma colori impuri e suoni alterati dalla follia.
C’erano persone e cose, ma nessuna per cui valesse la pena vivere.

Mi sono addormentato qualche ora nel pomeriggio
e nel sonno ho riso e ho pianto e ho sognato:
ho barattato la noia con un po’ di quiete.

Non c’è più il sole, al mio risveglio, niente più luce nell’aria.
Ora i colori sono più veri e i suoni più dolci,
e non ci sono più cose né persone: sono rimasto solo io.

Potrei restare tutta la vita da solo, al buio e in silenzio,
ma non sarebbe come essere morto?
Questa mattina mi sono svegliato con una gran voglia di morire.

domenica 28 giugno 2009

Ciao Michael, ma...


Michael Jackson: nei giorni scorsi milioni di fan lo hanno pianto e rimpianto, tutti i telegiornali e i siti Web l'hanno celebrato come il "re del pop". Quando muore un personaggio così famoso è inevitabile che sbuchino dagli angoli più insospettabili ammiratori, amici e amici di amici... e così via. Non metto in dubbio il dispiacere per la morte di un cantante, o meglio di un artista, che a suo tempo ha comunicato messaggi d'amore (su tutte Heal the world) e di partecipazione (We are the world, Earth song...). Però ci sono note stonate in tutto questo. Non mi riferisco alle accuse di pedofilia, alle quali non ho mai creduto: non ci ho mai creduto perchè Jackson era sicuramente eccentrico, estremo in tutto quel che faceva, ma aveva l'aria di un bambino in un mondo di adulti. E i bambini sono innocenti, sempre. Nè mi riferisco agli interventi chirurgici per cambiare il colore della pelle, un sintomo del male che aveva dentro e che l'ha consumato poco alla volta. E ciascuno è libero di fare del proprio corpo quel che crede, purchè non sia di danno agli altri.

Le note stonate riguardano i 400 milioni di dollari di debiti che Jacko ha lasciato in eredità ai suoi tre figli: ora mi chiedo come sia possibile che un tale personaggio, che ha venduto in carriera 750 milioni di dischi in tutto il mondo, possa aver sperperato tutto il denaro guadagnato. E non mi si dica che l'ha speso in beneficienza e avvocati, perchè forse non ci si rende conto di quanti soldi siano 400 MILIONI DI DOLLARI. E allora l'eccentricità sfiora la follia e vi si confonde. Questo è un grande motivo di biasimo. Il suo enorme talento, seppure verticalmente calato negli ultimi 15 anni, non giustifica quello spreco di soldi. Sarò venale, ma quella cifra è troppo grande per essere ignorata.

Io stesso sono stato fan di Jackson fino ai primi anni '90. Ricordo come abbia consumato il nastro di Bad, come imitando (in modo sicuramente indegno) il suo "who's bad?" abbia conquistato il sorriso e il cuore di una mia ragazzina di allora. Un altro ricordo piacevole è stata la visione, quasi in esclusiva, di Moonwalker al cinema: nella sala solo io, un mio compagno di giochi e l'omino dei pop corn. Poi ci siamo persi, o meglio, Jacko si è perso, si è perso nella fuga dai fantasmi che l'hanno perseguitato da quando era bambino e non l'hanno mai lasciato fino a giovedì scorso, quando la sua stella è tornata dove tutti potranno continuare a guardarla, alzando gli occhi al cielo.

Ciao Michael...

sabato 27 giugno 2009

Il silenzio è rotto

Il silenzio con cui avevo aperto questo blog, ormai 3 anni fa, è rotto. E in questi tre anni sono successe tantissime cose, alcune piacevoli, molte spiacevoli e di cui parlerò d'ora in poi con quanta più regolarità possibile.

Di cosa parlerò? Di tutto, dalla morte di Michael Jackson, avvenuta due giorni fa, agli scontri in Iran, dalle polemiche sui festini di Berlusconi alla cessione di Kakà, dalla delinquenza dilagante nelle nostre città alle buone azioni che ancora qualcuno è capace di fare. Parlerò di tutto ciò che mi passerà per la testa, come è giusto che sia.

A presto