domenica 29 novembre 2009

Nobel per la pace a Internet? No, grazie.


In un articolo pubblicato sulla rivista Wired il professor Umberto Veronesi, chirurgo, ricercatore e ex ministro della Sanità, ha proposto Internet come candidato al Nobel per la pace. Queste le motivazioni, in sintesi, del suo pensiero: "In molti Paesi, Italia compresa purtroppo, la Lingua della Scienza è poco conosciuta, e dunque poco utilizzata. Eppure, come tento di dimostrare da anni, è insostituibile per descrivere il mondo, la natura, il nostro modo di essere. E per poter intervenire se qualche equilibrio si rompe: si tratti del cambiamento del clima, della fame o della malattia. Forse mancava un veicolo comune e a disposizione di tutti per veicolare questa Lingua Universale per definizione. Ora c'è e si chiama Internet.
Ora abbiamo finalmente messaggio e messaggero per realizzare una promessa mai mantenuta. Perché insieme Scienza e Internet propongono e portano la Pace".

Non sono d'accordo con il professor Veronesi.

Il premio Nobel esprime il riconoscimento per l'ingegno o l'impegno (nel caso della pace) di un individuo o di un gruppo la cui realizzazione ha portato l'intera umanità un gradino più in alto nella scala evolutiva. In questo senso trovo non idonea la candidatura di Internet, che di quell'ingegno e impegno ne è il risultato. Perchè il Nobel, soprattutto quello per la Pace, deve, a mio avviso, premiare le persone in quanto tali. Persone che hanno dato qualcosa di se stesse per le altre persone.

Certo l'importanza della Rete è innegabile. Internet, per come è cresciuto e come si sta ancora sviluppando, è la base su cui si fonderanno le società di domani. E non nego i progressi compiuti grazie alla facilità di comunicazione che Internet ha reso possibile. Ma la pace è un'altra cosa.

Quella di Veronesi la considero una provocazione, un modo per portare alla luce il fatto che in Italia vi sia poca attenzione allo sviluppo tecnologico, alla ricerca, all'innovazione. In questi termini posso anche comprendere il senso della sua proposta. Non oltre.

Io sono un umanista, da sempre. E la scienza è per me qualcosa di utile, ma esterno. Qualcosa da studiare ed applicare. Dice bene Veronesi quando afferma che la scienza è "insostituibile per descrivere il mondo, la natura, il nostro modo di essere". Per descrivere, non per comprendere. La comprensione del mondo, della natura e del nostro modo di essere risiede altrove rispetto ai laboratori. Sfugge all'occhio del microscopio. Ed è proprio per questo che la pace non può essere "preda" della scienza.

La pace nasce dalle persone, deboli o potenti che siano, perchè la pace nasce nelle persone, prima che nelle loro azioni. E l'anima delle persone, caro Veronesi, per la scienza è ancora terra del mistero.

2 commenti:

Gian Angelo Geminiani ha detto...

Internet si merita molte cose, ma non credo che meriti il Nobel per la Pace.
Spero che l'iniziativa non sia stata strumentalizzata (marketing virale?) e che le intenzioni siano del tutto oneste, ma sono dell'idea che il Nobel debba essere attribuito alle persone e non agli strumenti.
Candidiamolo piuttosto all'Unesco come Patrimonio dell'Umanità.

infinitoperiodico ha detto...

Ciao Gian Angelo, ti ringrazio innanzitutto per il tuo commento. Sono d'accordo con te sulla possibile candidatura all'Unesco come Patrimonio dell'Umanità: in questo caso sarebbe anche un senso di responsabilità all'uomo, nelle cui mani questo Patrimonio verbbe affidato perchè sia tutelato da utilizzi impropri...