venerdì 11 settembre 2009

11 settembre 2009, cosa è cambiato?


Già, cosa è cambiato in questi otto anni? Come siamo cambiati noi dal giorno in cui le parti si sono invertite e i ricchi hanno pianto e i poveri esultato? Senza saperlo, senza volerlo, chi ha ideato e messo in pratica quell'attentato ha dato all'umanità intera la possibilità di prendere coscienza della inutilità del male, e di scegliere quindi il bene. Gli Usa, feriti, colpiti al cuore oltre che nell'orgoglio, avrebbero potuto decidere di non reagire. O di reagire con l'amore. Non è stato così, ma non lo è stato perchè l'uomo è diventato disumano. Osama Bin Laden? Io ancora non sono così convinto che abbia fatto tutto da solo: non che non ne avrebbe avuto mezzi e capacità, ma troppi dubbi non sono stati chiariti per poter attribuire con certezza la colpa.

La Colpa, con la lettera maiuscola, di chi è? Ma ha davvero senso cercare un colpevole? Se la risposta è sì, allora siamo tutti colpevoli, così come all'indomani della tragedia si leggeva su molti giornali "siamo tutti americani". Attenzione, non è un sillogismo: io non penso che gli americani siano più o meno colpevoli di arabi, afghani, italiani, spagnoli, cinesi... Tutti colpevoli, nessun colpevole allora? Certo che no.

Ma torniamo alla domanda iniziale...cosa è cambiato? Il mondo geopolitico è cambiato, Afghanistan e Iraq in pratica non esistono più, sono diventate colonie americane, con il tacito assenso dell'Europa, la cui paura è quella di rimanere senza petrolio piuttosto che senza civiltà. Bin Laden è vivo, forse morto, probabilmente ferito e sicuramente malato. Ma è un fantasma, vive in una grotta come Gesù Bambino o in un loft di Manhattan. Serve una lepre - viva - da inseguire, altrimenti il gioco finisce. Saddam ha finito la sua corsa, ha esaurito il credito ed è stato eliminato... Avanti col prossimo!

Otto anni dopo l'attacco alle torri gemelle contiamo due guerre, altri morti militari e civili, in Asia come in Europa, in Africa come in America: e se domani si verificasse un altro attentato, saremmo ancora tutti qui a piangere, a cercare colpevoli e inseguire una nuova lepre...

Viviamo in un mondo schizofrenico in cui si spendono miliardi in ricerca e sviluppo per poter avere un cellulare che è anche un televisore e ricevitore satellitare con le potenzialità di un computer o televisori sempre più grandi e sempre più stretti che "ti fanno vedere le cose come realmente sono" (trovo di inarrivabile ironia questa cosa)... e dall'altra parte, ma sempre su questo pianeta, ci sono uomini e donne che muoiono di fame e di sete, ci sono popoli che sgozzano e decapitano con la naturalezza con cui si timbra un biglietto sul tram. E noi ci preoccupiamo di avere il touchscreen con hsdpa e connessione in fibra per scaricare film etc...

Questa è la colpa che ci portiamo addosso: l'indifferenza o, peggio ancora, il disprezzo per il prossimo, il diverso e per quelli che riteniamo essere inferiori che, seppur latente, abbiamo dentro come tratto distintivo della nostra anima malata.

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