venerdì 4 dicembre 2009

Spatuzza sì o Spatuzza no?



Oggi il pentito di mafia Gaspare Spatuzza ha dichiarato, nel corso di un'udienza del processo a Marcello Dell'Utri, che il boss Giuseppe Graviano gli fece il nome di Silvio Berlusconi come referente politico di Cosa nostra. E ovviamente il Paese si è diviso: da un alto chi odia Berlusconi non poteva attendere di meglio, la conferma di tutti i sospetti finora covati; dall'altro chi apprezza Berlusconi ha liquidato la cosa come il solito tentativo di delegittimare l'esecutivo. Ma chi è Gaspare Spatuzza?

E' un pentito, ovvero un criminale che per anni ha commesso reati contro la persona e il patrimonio, per essere precisi sei stragi, quaranta omicidi compreso quello del figlio dodicenne di un pentito sciolto nell'acido. E allora perchè tanta autorevolezza per le sue parole? Perchè è pentito, dicono i magistati. Ma si è pentito prima o dopo essere stato arrestato? Non è una domanda banale. Perchè pentirsi dopo essere stati presi è facile, anche per chi è mafioso e sa di andare incontro a possibili conseguenze.
Ma la mafia è sempre un passo avanti alla Giustizia. E quindi da qualche tempo sono comparsi anche i finti pentiti, le cui dichiarazioni servono per sviare le indagini, indirizzare la vita politica e orientare i processi. Chi ci dice che Spatuzza non sia uno di questi? I magistrati dovrebbero dircelo. Ma non lo dicono, anzi. Le parole di Spatuzza sono prese in grande considerazione, sono il tassello mancante perchè il quadro accusatorio resti in piedi. Eh sì, perchè in Italia la Giustizia la fanno i pentiti, non gli inquirenti, nè i magistrati: non si fanno più le indagini, nemmeno i vari Ris, Ros etc riescono più a incastrare un assassino in un paesino di montagna o della bassa pavese ad agosto. Niente, non si indaga più, ci si affida a chi dice di sapere. Se poi mente...beh, ci penserà qualcun altro a risolvere il problema. Ci sono, certo, uomini e donne che ancora ci credono e che sanno fare il loro mestiere e per questo rischiano la vita o l'hanno già perduta, ma sono mosche bianche.

E così viene fuori che Gaspare Spatuzza, oltre alle dichiarazioni su Dell'Utri e Berlusconi, è autore anche dell'autoaccusa per la strage di via D'Amelio in cui morì il giudice Paolo Borsellino. Giura di essere stato lui a rubare la 126 che fu poi imbottita di esplosivo, smentendo e di fatto annullando le sentenze di ben tre processi già conclusi in Cassazione sulla base delle rivelazioni di Vincenzo Scarantino, altro pentito post-arresto. Ora, chi ha ragione tra Scarantino e Spatuzza? Chi ha mentito? Ha mentito Scarantino e tutti i giudici non hanno capito nulla, oppure ha mentito Spatuzza? E se ha mentito Spatuzza, chi ci dice che non abbia mentito anche su Dell'Utri e Berlusconi?

Per quanti anni si sono imbastiti processi contro Giulio Andreotti, quanti pentiti hanno dichiarato di averlo visto in compagnia dei più alti esponenti di Cosa nostra? E alla fine? Vi risulta che Andreotti sia stato condannato per mafia?

E chi ci dice che tra un anno o due o cinque non salti fuori un altro pentito a smentire anche Spatuzza? Cari magistrati, mentre vi preoccupavate di gridare al lupo al lupo per la vostra autonomia e indipendenza, non vi siete accorti che la Giustizia vi è sfuggita di mano. E non per colpa di Berlusconi, ma perchè avete perso di vista il senso della Giustizia. Oggi non sapete più distinguere chi mente da chi dice la verità, non sapete riconoscere un vero pentimento da un doppio gioco.

Al lupo al lupo... il lupo si è mangiato l'agnello..e l'agnello siamo noi cittadini che affidiamo a voi la nostra speranza di Giustizia.

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