giovedì 29 ottobre 2009

Benzina alle stelle... soluzione tutta italiana

 In questi giorni monta per l'ennesima volta la polemica sull'assurdo aumento del costo della benzina nonostante il calo del prezzo al barile del petrolio e il rafforzamento dell'euro sul dollaro. Le compagnie si difendono dicendo che è aumentano i costi di raffinazione, i gestori delle pompe si difendono dicendo che i prezzi sono imposti dalle compagnie, ma intanto noi paghiamo.

Le proteste del tipo "non fate più benzina da questa o quella compagnia" con la utopistica idea che ciò basti a produrre un abbassamento dei prezzi, è sterile quanto miope: esiste un cartello, questo mi pare innegabile, e lo Stato non pare intenzionato ad interessarsi alla questione. Ne' noi vogliamo rinunciare ad usare le auto in città... date un'occhiata a questo video girato a Milano qualche giorno fa...



E allora? Che si fa?

Usare i mezzi pubblici sarebbe una buona norma. Non risolutiva, ma sarebbe già qualcosa. E non per un giorno, quando ci viene impedito di usare auto e moto per le polveri sottili, ma sine die... meno auto uguale meno carburante, uguale meno richiesta, uguale prezzi più bassi. E aria più pulita.

Una delle battaglie storiche di Beppe Grillo e del suo Blog è l'auto a idrogeno, ma ha incontrato non poche resistenze; basti pensare a quanto gira intorno al mondo Fiat...

Nell'Italia europea e globalizzata stanno scomparendo gli artigiani, una delle poche risorse a mio avviso in grado di far davvero ripartire l'economia locale e quindi nazionale... ma questo è un altro discorso. Per fortuna però qualcuno ancora esiste e fa funzionare la testa.

In provincia di Varese hanno scoperto che facendo una minima modifica all'albero di trasmissione di qualsiasi mezzo a due o quattro ruote, si ottiene una riduzione dei consumi tra il 50% e il 70%. Avete letto bene? 50-70%.

Questi i nomi dei titolari del brevetto di New Global Traction: Leonardo Grieco, Mauro Raccanello, Giuseppe Angilella e Claudio Pettenuzzo. Tutta gente con la passione per i motori nel sangue, ma anche tutta gente che parla poco, ma fa girare i neuroni e non sa stare con le mani in mano.

Il sitema è di per sè semplice (per chi ne capisce, non per me!): la modifica all'albero di trasmissione fa sì che l'auto acceleri per il solo effetto del cambio della marcia, quindi senza necessità di dover premere il pedale dell'acceleratore e il motore si mantenga al minimo dei giri.

Questo il "segreto" nelle parole di Grieco e Raccanello: ""Il segreto è pura fisica. Per far girare una ruota la forza necessaria agendo sul suo centro è decisamente maggiore di quella che si impiegherebbe spostando l'asse verso il pneumatico. Come noi, invece, abbiamo fatto". L'energia recuperata in questo modo permette di abbattere consumi (e quindi i costi) nonché le emissioni di Co2. (fonte www.motori.it)

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