domenica 29 novembre 2009

Nobel per la pace a Internet? No, grazie.


In un articolo pubblicato sulla rivista Wired il professor Umberto Veronesi, chirurgo, ricercatore e ex ministro della Sanità, ha proposto Internet come candidato al Nobel per la pace. Queste le motivazioni, in sintesi, del suo pensiero: "In molti Paesi, Italia compresa purtroppo, la Lingua della Scienza è poco conosciuta, e dunque poco utilizzata. Eppure, come tento di dimostrare da anni, è insostituibile per descrivere il mondo, la natura, il nostro modo di essere. E per poter intervenire se qualche equilibrio si rompe: si tratti del cambiamento del clima, della fame o della malattia. Forse mancava un veicolo comune e a disposizione di tutti per veicolare questa Lingua Universale per definizione. Ora c'è e si chiama Internet.
Ora abbiamo finalmente messaggio e messaggero per realizzare una promessa mai mantenuta. Perché insieme Scienza e Internet propongono e portano la Pace".

Non sono d'accordo con il professor Veronesi.

domenica 22 novembre 2009

Muse live... spettacolo nello spettacolo!



La giornata è iniziata presto, molto più presto di ogni altra giornata di concerto in passato. Alle 13 eravamo già davanti ai cancelli del FutureShow Station di Casalecchio di Reno (BO), preceduti da una cinquantina di ragazzi. L'attesa è stata lunga, cinque ore passate tra un pasto al Mc di fronte al palazzetto e un giro per i negozi. Poi però il calare del sole ci avverte che è tempo di tornare ai cancelli e alle 19 siamo dentro: le ragazze in prima fila - e non poteva essere che così! - io e un mio amico poco più dietro. Gambe già rotte, schiena a pezzi, ma l'avvicinarsi dell'inizio del concerto anestetizza la fatica. Il gruppo di supporto non è male: gran baccano, parole incomprensibili, giusto per tirare le 20.30. Poi ci siamo: partono i 60 secondi più emozionanti, quelli cioè tra quando si spengono le luci del palazzetto, parte il boato del pubblico e arriva la prima nota che scatena un secondo, più forte, boato di gioia.

mercoledì 18 novembre 2009

Perchè no?



Ieri ci sono stati tafferugli tra studenti e forze dell'ordine per le strade di Milano. Un corteo non autorizzato ha sfilato per il centro della città per protestare contro l'ennesimo sgombero del liceo Gandhi di Milano. Oggi un presidio di studenti davanti al tribunale ha manifestato solidarietà ai ragazzi arrestati in occasione degli scontri di martedì: corteo martedì, presidio mercoledì uguale due giorni di scuola saltati, otto ore minimo di lezione che non verranno mai recuperate. Questo perchè ai manifestanti sta a cuore lo studio.

E che tra di loro, nel corteo, ci fossero rappresentanti totalmente estranei al mondo studentesco è un dettaglio che deve essere trascurato di fronte al fatto che due persone sono state arrestate per violenza e resistenza a pubblico ufficiale.

lunedì 16 novembre 2009

L'Italia del rugby quale Italia è?



Sabato scorso si è giocata allo stadio S.Siro di Milano l'attesissima partita Italia-Nuova Zelanda di rugby. Più di ottantamila persone si sono affollate sugli spalti per vedere un evento straordinario, perchè gli All Blacks sono davvero qualcosa di straordinario. Ma un'altra cosa fuori dal comune mi ha fatto pensare.

giovedì 12 novembre 2009

Un angelo senza spada



Non si saprà mai la verità su quel che accadde nella stanza di Tenco quella sera di gennaio del 1967. Non la si saprà mai perchè forse non c'è altra verità di quella conosciuta e raccontata nell'immediatezza di quei concitati momenti. Tutti quelli che l'hanno amato e continuano ad amarlo attraverso le sue canzoni non vogliono, non possono rassegnarsi alla sua assenza, anche se ormai sono passati 42 anni. Quanto avrebbe potuto ancora dire e dare nessuno può dirlo. E forse è questo bisogno dell'impossibile a farci credere che non può essere finito tutto così, in un istante.

venerdì 6 novembre 2009

Il crocifisso della discordia



Che un simbolo religioso sia visto come un'offesa mi è già di per sè difficile da capire. Se poi il simbolo in questione è il crocifisso, allora non so davvero più cosa pensare. Non posso certo dirmi un fervente cattolico, ma sono credente, questo sì. In Italia si è superato il disagio dell'ora di religione nelle scuole dando la possibilità di sostituirla con un insegnamento alternativo. E non credo che i figli provenienti da famiglie non credenti si sentissero offese dal crocifisso: semplicemente non condividevano e non condividono quell'idea, quel simbolo. Legittimo, e infatti così è stato e si è trovata una soluzione.

Oggi si chiede a gran voce l'integrazione, si pretende la libertà di professare la propria religione in luoghi di culto che, ove non presenti, devono essere costruiti. Integrazione è accoglienza e confronto, non imposizione.

L'Europa, dopo averci voluto insegnare come si fa il parmigiano, ci impone di togliere il crocifisso dalle scuole perchè limita la libertà di educazione religiosa delle famiglie. Il crocifisso? Un uomo che assume su di sè le colpe altrui e per queste sacrifica la propria vita limita la libertà? Offende? No, vi prego, spiegatemi, perchè proprio non lo capisco.

giovedì 5 novembre 2009

Un giorno di ordinaria tecnologia



Come dimenticare il film in cui Michael Douglas trasforma in follia distruttiva l'esasperazione per tutte quelle piccole difficoltà che ogni giorno si presentano con lacerante regolarità nella vita di una persona normale, che fa una vita normale e che la mente inizia, con il tempo a considerare normali. Code per andare al lavoro, macchine parcheggiate in doppia e terza fila, rumori molesti a tutte le ore, treni in ritardo o soppressi senza preavviso, marciapiedi lastricati di feci di cane che imbrattano le suole delle scarpe nel giorno di un colloquio di lavoro, la sella sparita della propria bicicletta... tante piccole crepe che alla fine rischiano di mandare il cervello in tilt. E allora saltano i nervi e una normale giornata di una persona normale si trasforma appunto in ordinaria follia.

Quella che vi racconto oggi è la storia di un giorno di ordinaria tecnologia, perchè a far saltare i nervi - i miei - è stato il tanto acclamato digitale terrestre.