giovedì 29 ottobre 2009

Benzina alle stelle... soluzione tutta italiana

 In questi giorni monta per l'ennesima volta la polemica sull'assurdo aumento del costo della benzina nonostante il calo del prezzo al barile del petrolio e il rafforzamento dell'euro sul dollaro. Le compagnie si difendono dicendo che è aumentano i costi di raffinazione, i gestori delle pompe si difendono dicendo che i prezzi sono imposti dalle compagnie, ma intanto noi paghiamo.

Le proteste del tipo "non fate più benzina da questa o quella compagnia" con la utopistica idea che ciò basti a produrre un abbassamento dei prezzi, è sterile quanto miope: esiste un cartello, questo mi pare innegabile, e lo Stato non pare intenzionato ad interessarsi alla questione. Ne' noi vogliamo rinunciare ad usare le auto in città... date un'occhiata a questo video girato a Milano qualche giorno fa...



E allora? Che si fa?

mercoledì 28 ottobre 2009

L'uomo dei sogni



Il suo volto ha qualcosa di familiare, non trovate? E' l'uomo dei sogni... non nel senso che molte fanciulle pensano. Avete presente Freddy Krueger? Ecco quest'uomo pare sia in grado di intrufolarsi nei sogni delle persone, ma invece che affettarle con le unghie, dà loro consigli sulla vita.

martedì 27 ottobre 2009

Marrazzo, tra politica e gossip



Non volevo parlarne, perchè non vorrei che questo diventasse un blog politico, ma mi è stato chiesto cosa ne pensassi dell'affaire Marrazzo e allora dedico solo poche righe. Per chi non avesse seguito le cronache in questi giorni, faccio un breve riepilogo: Piero Marrazzo, presidente della Regione Lazio, è stato ricattato da quattro carabinieri che lo avevano sorpreso in un appartamento alla periferia di Roma in compagnia di un transessuale. Su un tavolino è stata trovata della cocaina (sulla cui provenienza non c'è tuttavia certezza), nelle tasche dei carabinieri sono finiti assegni con la firma di Marrazzo per un totale di 20.000 euro, estorti con la minaccia di rendere pubblica tutta la faccenda.

sabato 17 ottobre 2009

Fidel Castro, Cuba ieri oggi e domani

Oggi mi è capitato di guardare un servizio su Current Tv molto interessante: Oliver Stone (il regista americano di Wall Street, Ogni maledetta domenica, Platoon, JFK, Alexander...) intervistava Fidel Castro camminando per le strade di Cuba. Per molti anni ho detestato Castro, perchè ammiravo (e continuo a farlo) John Kennedy. E Castro era il nemico numero 1. Proprio in queti giorni ricorre l'anniversario della crisi dei missili: tredici giorni in cui il mondo fu vicino come non mai alla terza guerra mondiale.

Questo, in sintesi, lo scenario di quei tredici giorni: in risposta alla presenza di basi missilistiche USA in Turchia e in buona parte dei paesi europei, l'Unione Sovietica si accorda con Cuba affinchè quest'ultima accogliesse sul proprio territorio missili di media e lunga gittata, predisposti per testate nucleari. Questi missili avrebbero potuto raggiungere in pochi minuti le città della costa orientale degli Stati Uniti. Un aereo spia americano in volo su Cuba individuò i siti, le basi e i missili già in costruzione. Ebbe così inizio una serrata guerra diplomatica tra le due superpotenze con continui rimbalzi di responsabilità e negazione di qualsiasi fondamento delle accuse da parte dei sovietici. Kennedy si trovò a dover gestire la prima vera "grana" internazionale dall'inizio della sua presidenza.

Dall'altra parte...

mercoledì 14 ottobre 2009

Rosy, bella o intelligente?

Le battute di Berlusconi probabilmente andrebbero raccolte in un volumetto (nemmeno poi tanto piccolo) tipo "Anche le formiche nel lori piccolo si incazzano". Impossibile scordare quella recentissima su Obama (bello e abbronzato) o il gelido siparietto al Parlamento Europeo quando diede del Kapò al deputato tedesco (sì, proprio a un tedesco!) Martin Schulz.

L'ultima perla riguarda Rosy Bindi. Va bene, la conosciamo tutti Rosy Bindi, sappiamo che è una vecchia navigante nel mare della politica italiana e su di lei ne sono state dette di tutti i colori. Che non sia una miss è indubitabile e la battuta del Premier ("più bella che intelligente") secondo me ci stava. Non è forse così originale come mi sarei aspettato da lui, ma ci sta. E' quello che pensiamo tutti, anche quelli che dicono di no. E poi non si è sempre preso in giro proprio Berlusconi perchè è basso (per non parlare di Brunetta), perchè mette i tacchi, perchè si è fatto il trapianto di capelli, perchè portava la bandana, perchè si sarebbe fatto il lifting etc... Però se lo dicono di lui è satira, le sue battute invece offendono.

Questa è l'Italia. Di sinistra. Sono sicuro che i colleghi della Rosy avranno riso della battuta, ma senza farsi vedere.

sabato 10 ottobre 2009

John W. Lennon

Se fosse ancora vivo, oggi John Lennon avrebbe 69 anni. Se la mano assassina di Mark Chapman non gli avesse sparato a bruciapelo quattro colpi di pistola alle spalle, la notte dell'8 dicembre 1980, ieri forse ci sarebbe stata una gran festa per il suo compleanno. Troppi se...

Chissà cosa pensava mentre gli scattavano questa foto: ha l'espressione indecifrabile, è la versione pop della Gioconda di Leonardo. Lo sguardo non tradisce gioia, nè rabbia, non c'è malinconia nè tensione, nè felicità, nè paura. E in questo mistero trovano spazio mille domande...

Chissà quante canzoni ancora avrebbe scritto.

Chissà cosa avrebbe pensato dell'attacco al World Trade Center di New York, la città dove aveva scelto di vivere e dove vi trovò la morte.

Chissà se avrebbe protestato contro le guerre in Afghanistan e in Iraq.

Chissà se avrebbe inventato qualcosa di geniale come il famoso bed-in.

Chissà se si sarebbe convertito alla musica elettronica.

Chissà se si sarebbe convertito all'Islam come Cat Stevens o se sarebbe diventato un vecchio ruvido e scontroso come Bob Dylan.

Chissà cosa avrà pensato mentre quelle pallottole gli penetravano la carne ferendolo a morte.

Chissà...

Il capolavoro, immortale come il genio che l'ha resa tale.

giovedì 8 ottobre 2009

Bocciato il lodo Alfano...ovvero?

Ieri la Consulta ha bocciato il lodo Alfano, ovvero l'immunità per le più alte cariche dello stato: Presidenza della Repubblica, Presidenza del Consiglio dei ministri, Presidenza di Camera e Senato. Ovviamente il Parlamento si divide: il lodo Alfano è cosa buona e giusta per il Pdl in quanto assicura la governabilità, perchè un Presidente che debba seguire in prima persona i processi che EVENTUALMENTE lo dovessero coinvolgere, non avrebbe il tempo per occuparsi della cosa pubblica.

Nel caso specifico quell'EVENTUALMENTE è del tutto pleonastico, perchè a meno che Napolitano non venga indagato per non aver messo in regola la badante, tutti gli indizi portano a Berlusconi. E che il lodo Alfano sia una delle cosiddette leggi ad personam pare evidente a tutti.

La sinistra esce dall'ombra e gioisce, esulta e proclama vittoria, pur non avendone i motivi, a meno che dietro a tutto quello che sta succedendo (escort, lodo Mondadori e ora questo) non ci sia davvero una mano rossa a muovere le pedine. Il sospetto viene. E non se ne va.

martedì 6 ottobre 2009

Figli del silenzio nell'età della pietra


Ercole Ferraro. Un nome come un altro, uno tra i miliardi di nomi che restano appiccicati alle vite delle persone e le distinguono da quelle degli altri. La vita di Ercole Ferraro però si è fermata sabato mattina. Ex tranviere di Torino, Ercole Ferraro ha pensato bene di difendere la conducente di un autobus dall'aggressione di un ragazzino, un bambino di nemmeno 18 anni, il quale ha reagito colpendolo con due pugni al volto. Motivo della lite. Il minorenne voleva portare una bicicletta sul bus.

Si può morire per questo? Ercole Ferraro è deceduto due giorni dopo per un ictus conseguente all'emorragia cerebrale causata dai colpi alla testa. Ercole Ferraro aveva 76 anni.

domenica 4 ottobre 2009

L'Italia che dimentica


Il titolo di questo post doveva essere L'Italia dimenticata, ma poi mi sono reso conto che sarebbe stato banale. I misfatti che ogni giorno avvengono nel nostro paese, volutamente con la lettera minuscola, ci hanno assuefatto. I politci disonesti sono diventati un luogo comune, l'aria inquinata un dato di fatto, i morti nelle stragi (Ustica, Italicus, Moby Prince, Piazza Fontana, Stazione di Bologna e avanti così) un inevitabile dazio da pagare nell'ambito di una guerra senza vincitori nè vinti.

E noi italiani protestiamo, ci indignamo, ci ammucchiamo nelle piazze dietro slogan riciclati e lanciamo insulti e maledizioni. Poi ci sono quelli che avrebbero tutti i motivi per essere arrabbiati, i parenti delle vittime, i truffati, i malati e i deboli, ma loro hanno ben altro cui pensare che scendere nelle piazze. Loro sono l'Italia dimenticata, ma forse è un bene che uno stato come quello italiano si dimentichi di loro: hanno già sofferto abbastanza.
E allora se da una parte c'è questa Italia che piange, dall'altra c'è quella che grida. E' appunto l'Italia che dimentica, è l'Italia che vuole restare com'è perchè crescere significa fatica. E' l'Italia che attende una nuova tragedia per potersi lamentare e imprecare, cercando a tutti i costi un nome, un partito o un'idea da colpevolizzare. E già c'è chi sta contandosi i soldi in tasca, freschi freschi di tragedia. Soldi che puzzano di morte.