mercoledì 28 aprile 2010

Evvia l'Europa Unita. Αντίο Ελλάδα


Qualche anno fa ci fu il crollo dell'economia argentina. Un intero Stato collassò sotto la pressione di un debito non più sopportabile dalle casse nazionali e così si chiuse bottega. Ne conseguì che chi aveva investito in bond e azioni argentine vide sfumare in un attimo i risparmi magari di una vita. Da questa parte del mondo si guardò con distacco a quel che accadeva nel povero e dimenticato da Dio Sudamerica: certo ci fu qualche preoccupazione non tanto per la nostra di economia, ma solo e soltanto per i nostri capitali investiti laggiù.

lunedì 19 aprile 2010

Democrazia naturale


Le calamità naturali sono la forma di democrazia più riuscita che si possa immaginare: terremoti, nubifragi, inondazioni e tornadi colpiscono tutti indistintamente, la casa del ricco come quella del povero, e riporta tutti sullo stesso piano. Tutti uguali di fronte alla Natura.

Ennesima conferma è arrivata dalla nube di cenere che sta attraversando i cieli della Terra da nord a sud, incurante di sovrastare metropoli o villaggi, lande desolate o città affollate. E passando rende, così dicono, impossibile per gli aerei volare in sicurezza... quindi tutti a terra. E che succede? Succede che dal turista al ministro, si sono ritrovati appiedati proprio alla vigilia di un viaggio di nozze o di un vertice mondiale o di una semifinale di Champions' League. Tant'è.

venerdì 16 aprile 2010

La satira del macabro


Ieri sera ho assistito a una scena d'altri tempi: durante la puntata di Annozero il ministro La Russa ha richiesto dal direttore de l'Unità, Conchita De Gregorio, le scuse per il cattivo gusto di una vignetta a firma Staino apparsa nei giorni scorsi sul suo giornale. A questo punto il conduttore Michele Santoro è insorto urlando al ministro (il cui passato missino è ben noto) che nella sua trasmissione non si dovrà mai chiedere scusa per la satira, che la satira non sarà mai zittita o censurata e che forse il ministro pensava di essere ancora "al tempo del fascismo". Ovviamente la risposta di La Russa è stata altrettanto urlata. Piuttosto imbarazzato e imbarazzante il silenzio della De Gregorio.

lunedì 12 aprile 2010

Fratelli d'Italia


Un pensionato di La Spezia, rimasto solo dopo la morte dei parenti più prossimi, ha deciso di adottare legalmente una famiglia albanese, padre madre e figlioletta. La legge lo consente, il pensionato non è più solo al mondo e la famigliola di Durazzo avrà un roseo futuro in Italia. Tutto bello, tutto meravigliosamente commovente. Ma... ma non posso fare a meno di pensare che lo stesso giorno un disoccupato di Gela, Sicilia, Italia, padre di famglia con moglie e tre figlie a carico, dopo aver tentato di togliersi la vita due volte, ha deciso di mettere in vendita un rene e altre parti del proprio corpo. Il sacrificio di Cristo. Ora, la solidarietà non ha colore e non ha patria, però noi ci alziamo in piedi quando parte l'inno di Mameli e cantiamo tutti insieme Fratelli d'Italia... siamo davvero fratelli in questa Italia?

sabato 10 aprile 2010

Moby Prince, 19 anni di vergogna


Sono passati esattamente diciannove anni dal 10 aprile 1991, la notte in cui il traghetto Moby Prince in uscita dal porto di Livorno e diretto a Olbia si infilò tragicamente nella petroliera Agip Abruzzo ancorata in rada. Morirono 140 persone, tutti i passeggeri e l'intero equipaggio ad eccezione di un mozzo, miracolosamente scampato.

Ci fu detto che c'era nebbia, menzogna.
Ci fu detto che l'equipaggio stava guardando una partita in televisione, menzogna.
Ci fu detto che il comandante del Moby, Ugo Chessa, aveva compiuto un errore durante la manovra di uscita dal porto, menzogna.
Ci fu detto che il Moby aveva i radar spenti, menzogna.
Ci fu detto che la Agip Abruzzo era ancorata fuori dal cono di sicurezza, menzogna.
Ci fu detto che tutte le persone sul traghetto morirono in pochi minuti a causa dell'impatto e delle fiamme, menzogna.
Ci fu detto che il caso era chiuso. Vergogna!

Consiglio a tutti la lettura del libro di Enrico Fedrighini, "Moby Prince: un caso ancora aperto".

venerdì 9 aprile 2010

Disarmo disarmante


Esultiamo! Accordo storico Usa-Russia sul disarmo! Dal tono entusiastico con cui ho sentito annunciare questa notizia mi sarei aspettato di leggere che le due potenze avevano deciso di distruggere i rispettivi arsenali. Mi rendo conto che sarebbe stata ed è utopia, ma allora non vedo cosa ci sia di così tanto "storico" o epocale.

martedì 6 aprile 2010

Italiano, lingua morta nell'Europa che avanza


L'Unione Europea ha stabilito che i concorsi per il personale interno saranno in linua inglese, francese e tedesca. Niente italiano, dunque. Indovinate come è stata presa questa decisione dalle nostre istituzioni? Uno scandalo! Il ministro per le Politiche europee Andrea Ronchi ha definito "inaccettabile" questa presa di posizione, annunciando un imminente e sdegnato ricorso.

venerdì 2 aprile 2010

INTERcettazioni, ovvero la banda degli onesti


Ci avevano detto che l'Inter era estranea alle inchieste raggruppate sotto il nome di Calciopoli, tanto è vero che non esistevano intercettazioni relative a telefonate tra dirigenti interisti e arbitri o designatori. Altre società sono invece state giudicate sporche e colpevoli solo per aver fatto tali telefonate. Oggi si scopre che in realtà anche Moratti e Facchetti telefonavano a Bergamo, lo frequentavano a cena e parlavano di arbitri, designazioni, guardalineee... Allora oggi gli interisti ci dicono che non conta aver fatto una telefonata, ma quel che si è detto. Ma per Meani, Moggi, Lotito, Della Valle non bastava anche solo il fatto di aver telefonato?