mercoledì 1 luglio 2009

Slogan-generation


Oggi pomeriggio mi è caduto l'occhio su un manifesto pubblicitario che promuoveva il turismo a Malta. Ora Malta non mi pare rientrare tra i Paesi più bellicosi, nè ricordo fatti eclatanti degni di nota negli ultimi anni, nè tantomeno credo abbia mai avuto un ruolo determinante nella questione medio-orientale. Eppure qualcuno ha avuto la brillante idea di scrivere con un bel pennarello e a caratteri cubitali "BOICOTTATE ISRAELE".

Ora mi domando: ma che senso ha? Non entro nel merito del significato del messaggio, quanto piuttosto sulla superficialità di chi pensa che si possa vivere di slogan buttati sui muri. Argomentate, ragazzi... se avete un'idea, qualcunque essa sia, io sono disposto ad ascoltarla, purchè siate in grado di motivarla. Siamo tutti capaci di prendere una bomboletta e imbrattare una vetrina, un vagone della metro, un muro della nostra città con scritte ad effetto contro Berlusconi, i comunisti, i fascisti, il Milan, la Fiat e così via...

Se però non avete niente da dire, se non sapete dare una ragione a ciò che sta dietro a un banalissimo slogan, allora la sera studiate invece di sporcare le città. E lasciate stare i muri, le metro e le saracinesche dei negozi: quella che chiamate libertà di espressione, spirito artistico e contro-cultura ha un nome solo, inciviltà.

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