lunedì 4 ottobre 2010
La paura
Cos'è la paura? Un sentimento, un'emozione, una suggestione, uno stato d'animo. Tutto questo e nulla di tutto questo. Oggi avere paura è una vergogna: chi ha paura è un debole, è un inetto, è un poco di buono; chi ha paura deve soccombere, deve essere schiacciato, deve nascondersi. La paura oggi è un'onta disonorevole, un peccato originale, una vergogna sociale e morale.
Bisogna essere forti, sempre e in qualsiasi situazione: per strada, in auto, al lavoro, in compagnia, nelle discoteche, in spiaggia, in fila al supermercato, dal panettiere, allo stadio, nei cortei, al telefono. Bisogna apparire forti, pronti allo scontro, minacciosi e disposti alla guerra, alla lite, alla violenza per affermare la propria forza, per dimostrare di non avere paura. Non si deve avere paura di superare in curva o di accelerare se c'è nebbia sulla strada, non si deve avere paura di sfidare con lo sguardo chi ci passa davanti in fila o ci "ruba" il parcheggio e guai a chi non abbassa lo sguardo.
Ed eccomi uno tra i tanti: cammino con l'aria da duro, non sorrido, ma anzi mostro a tutti la mia pericolosità. Sì, proprio così, sono pericoloso e non dovete intralciare il mio cammino, perchè non ho paura di niente, sono pronto alla scazzottata e poi vediamo chi resta in piedi. Uso un linguaggio violento e volgare e urlo.
Mi domando... e poi? Poi che succede? Voglio dire, quando ho mostrato agli altri che non ho paura di niente, quando faccio vedere che non sorrido, che sono un tipo pericoloso, quando magari metto le mani addosso a chi probabilmente anche se lo merita, quando dovesse capitare tutto questo, poi che succede? Sarei una persona migliore? Avrei ottenuto qualcosa? Avrei guadagnato la stima, il rispetto e l'ammirazione di qualcuno? Balle, così come sono balle che bisogna non aver paura di niente.
E' facile rifugiarsi dietro un paio di occhiali scuri, nascondere lo sguardo e fare i duri: dagli occhi si vede la paura, si legge chiara come un libro stampato. E allora mi levo questo inutile velo, infrango lo specchio che rilfette un'immagine che non mi rappresenta e confesso che io ho paura.
Ho paura dei ragni, ho paura del dolore, ho paura dei cani, ho paura di perdere il lavoro e di non riuscire a trovarne un altro, ho paura della morte di qualcuno che mi è caro, ho paura della corrente elettrica, ho paura della pazzia, ho paura del vuoto, ho paura degli insetti che pungono, ho paura di aver sprecato il tempo, ho paura delle meduse, ho paura di non essere compreso, ho paura della velocità in auto, ho paura di...
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