mercoledì 23 giugno 2010
Siamo fatti così
Noi siamo fatti così, ci consideriamo più simpatici, più sinceri, più giusti di quel che in realtà siamo. Non lo facciamo per cattiveria, ma perchè dobbiamo avere un'immagine di noi stessi che non ci disgusti, un'idea di noi che approviamo e ci dia quel minimo di autostima necessaria a superare le difficoltà e le conflittualità con gli altri. Poi ci sono le aberrazioni che sconfinano nel narcisismo, nell'egocentrismo e nella megalomania.
Il narcisista è colui che non solo si forma un'idea di sè migliore della realtà oggettiva (che si misura, sia chiaro, nè dalle sole intenzioni, nè dalle sole azioni, bensì da entrambe le cose insieme), ma si piace al punto da costruire la propria personalità su questa presunta bellezza d'animo. Le sue azioni e i suoi comportamenti sono finalizzati alla celebrazione dalla sua persona, a prescindere dalle effettive conseguenze che tali azioni possono avere. Il narcisista subisce il giudizio avverso degli altri come uno sfregio alla propria bellezza e lo traduce in un conflitto più interiore che rivolto verso l'esterno.
L'egocentrico pensa che la sua purezza interiore sia tale che tutto gli sia dovuto. Il mondo, le cose e gli altri non possono non riconoscere la sua superiorità e devono adeguarsi alle sue esigenze. Il suo modo di pensare è migliore rispetto a quello degli altri. Il suo modo di essere è giusto e tutto ciò che è diverso, non può che essere sbagliato. La sua condotta può diventarepericolosa perchè vive una realtà che non esiste e tende ad imporre la propria personalità sugli altri, ricercando l'autoaffermazione come unica finalità. L'egocentrico non tollera opinioni avverse, perchè le vive come tentativi di ledere e sminuire la propria purezza e fa di tutto per convincere gli altri a cambiare il modo di vedere le cose. L'approvazione è la sua vera e unica fonte di soddisfazione.
Il megalomane è colui che pensa di essere non solo migliore di tutti gli altri, ma anche capace di qualsiasi cosa in virtù di tale supposta eccellenza. L'idea di sè come essere onnipotente include, implicita, la considerazione degli altri come di agenti del tutto insignificanti, così come indifferenti sono le loro esigenze, opinioni e giudizi. Il megalomane non è in alcun modo disturbato dai pareri contrari degli altri, perchè semplicemente non attribuisce agli altri alcun valore. La condotta del megalomane è estremamente pericolosa perchè totalmente slegata dalla realtà: la realtà, di fatto, viene piegata a uso e consumo della sua personalità. Le azioni che ne possono conseguire generalmente producono conseguenze devastanti per il soggetto e per chi gli sta vicino. Solo in alcuni casi l'azione del megalomane può portare a un risultato positivo, ma comunque limitato e a breve termine: nel lungo periodo la personalità del megalomane tende al fallimento.
Il bisogno inconscio di generare un'immagine di noi stessi migliore di quella reale nasce, come detto, da una intrinseca incapacità di accettare se stessi come esseri inferiori, negativi, "difettosi". Quando si inizia ad accettare questa seconda immagine di sè, ci si ritrova a vivere un disagio psicologico prima, fisico poi, che si può definire depressione.
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1 commento:
Aggiungerei anche il solipsista.
Dal dizionario hoepli
Solipsismo: teoria secondo la quale il soggetto pensante si pone come la sola realtà, per cui il mondo esterno appare solo come una sua momentanea percezione.
Concezione etica che fonda l'agire dell'uomo sul principio dell'egoismo e del tornaconto individuale
Stupendo comunque il quadro di Magritte, come al solito "spiazzante" e provocatorio.
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