domenica 22 novembre 2009
Muse live... spettacolo nello spettacolo!
La giornata è iniziata presto, molto più presto di ogni altra giornata di concerto in passato. Alle 13 eravamo già davanti ai cancelli del FutureShow Station di Casalecchio di Reno (BO), preceduti da una cinquantina di ragazzi. L'attesa è stata lunga, cinque ore passate tra un pasto al Mc di fronte al palazzetto e un giro per i negozi. Poi però il calare del sole ci avverte che è tempo di tornare ai cancelli e alle 19 siamo dentro: le ragazze in prima fila - e non poteva essere che così! - io e un mio amico poco più dietro. Gambe già rotte, schiena a pezzi, ma l'avvicinarsi dell'inizio del concerto anestetizza la fatica. Il gruppo di supporto non è male: gran baccano, parole incomprensibili, giusto per tirare le 20.30. Poi ci siamo: partono i 60 secondi più emozionanti, quelli cioè tra quando si spengono le luci del palazzetto, parte il boato del pubblico e arriva la prima nota che scatena un secondo, più forte, boato di gioia.
Ed eccoli, i Muse, all'apice del successo, consacrati da album ai vertici delle classifiche di tutta Europa. Per me è il terzo concerto, dopo i due di Milano, e so che non deluderanno. E così è stato. I Muse dal vivo sono luci, forme e suoni che si mischiano, dando vita a un unico, emozionante inseguirsi di sensazioni forti. La voce stridula di Matthew Bellamy è impossibile da seguire quando sale, e allora basta acoltare a farsi prendere. La chitarra è il prolungamento della sua voce e le note sembrano, talvolta, uscire come proiettili e rimbalzare sulle pareti del palazzetto per finire dritte nelle orecchie del pubblico. Non da meno il basso di Christopher Wolstenholme e l'arrembante battito della batteria di Dominic Howard. Sono tre, ma sembrano trenta, tale è l'energia che sprigionano su quel palco.
Fin qui comunque tutto normale, nulla che non si possa dire per altri concerti rock. Ma i Muse sono qualcosa di più, perchè ai ritmi battenti del rock elettrico sanno alternare, anzi sovrapporre, la classicità di Chopin (United States of Eurasia), solo per fare un esempio. Ma ieri sera sono andati oltre. Per introdurre Knights of Cydonia hanno regalato ai fortunati presenti The Man with the Harmonica, un brano di Ennio Morricone, il genio Questo è il video di questo magico e per me indimenticabile momento.
Questo omaggio a Morricone, eseguito senza frivolezze, senza esagerazioni, ma con la fedeltà di chi ha un profondo rispetto per l'arte e l'artista cui appartiene, mi fa ammirare e apprezzare ancora di più i Muse e la loro musica.
Chiudo ringraziando e salutando i miei compagni di questa bellissima giornata, Oriana, Chiara e Aron... ora sotto con San Siro!
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