lunedì 19 settembre 2011
Io spio, tu spii, egli spia...
Ci siamo. Ce l'abbiamo fatta. E' stata dura, non sempre facile, ma alla fine siamo riusciti nell'impresa di tornare indietro nel tempo, annullare 60 anni di storia e piombare al tempo in cui si denunciava il vicino perchè ebreo, nella Germania nazista, o perchè filo-comunista in piena guerra fredda nell'America kennedyana.
Qualcosa di simile era successo, sempre negli USA, all'indomani dell'11 settembre 2001, quando le critiche al governo Bush venivano automaticamente tradotte in un sostegno a Bin Laden, secondo un sillogismo imperfetto: Osama è contro l'America, tu sei contro l'America, quindi tu sei Osama. Lo racconta bene Michael Moore nel suo Farenhiet 9/11 di cui consiglio vivamente la visione.
Tornando a noi. C'è la crisi, quella che sembrava essere alle spalle deve aver fatto il giro più velocemente della nostra economia e ci si è ripresentata ancora una volta davanti e ora tocca affrontarla. E cosa ci propongono gli illuminati governanti? Tra le decine di ipotesi, abbozzi e rintuzzi, ecco spuntare solida e pubblicizzata anche da uno spot tv, l'unica certezza: la delazione. Denuncia il negoziante che non ti rilascia lo scontrino. Pretendi lo scontrino e la fattura da chi ti viene a sistemare il tubo che perde o la lavatrice. Non cedere al ricatto del "120 signora, senza fattura 100" e paga di più, al 21%, ma sorridi perchè così anche lui pagherà il dovuto allo Stato. Mezzo comune... mezzo comune.
E per te che sei onesto e pretendi l'onestà, quanti ce ne sono che preferiscono ancora avere in tasca ADESSO quei 20 euro, piuttosto che attendere che la lotta all'evasione recuperi quel tanto che basta alle casse dello Stato perchè un domani, dopodomani o più in là ancora, quei 20 euro tornino in forma di meno tasse o più servizi?
C'è anche un signore che ha inventato un sito al quale puoi iscriverti e segnalare che in tale bar o ristorante della tua città non ti è stato rilasciato lo scontrino fiscale per un importo x... non ci credete, eccolo qui: http://www.tassa.li. Non si fanno nomi, per carità, ma lo spirito è quello, anche se l'autore si dice animato da curiosità di sapere in quale zone si evade di più.
Nei giorni scorsi un'iniziativa del prestigioso Corriere.it invitava i lettori a scattare foto alle auto di chi occupa abusivamente un posto auto per disabili con promessa di pubblicazione: lodevole l'intento, pessima la modalità. Non per questioni di privacy, perchè come ricorda bene il sito non può riguardare i numeri di targa che sono registrati al PRA e quindi pubblici, quanto perchè il principio del cittadino che denuncia altri cittadini è deprimente, oltre che essere una dichiarazione di impotenza delle istituzioni.
La delazione è una barbarie per una società che si dice civile: lo è come principio, al di là del merito o del reato o dell'ingiustizia oggetto della denuncia. Si badi, altro è la testimonianza resa agli organi inquirenti su fatti criminosi che possano aiutare a risalire al colpevole.
Ma cosa ci si deve aspettare da una società che morbosamente vuole sapere su quale chiappa della escort ha messo mano il premier o quante volte l'altro politico è andato con i trans o ancora come ha fatto zio Michele a buttare la nipote nel pozzo piuttosto che con quante donne Parolisi ha tradito la moglie? Farsi i fatti degli altri è diventato il tratto distintivo dell'italiano medio: i sociologi che mal giudcano il Grande Fratello, ne sono parte attiva e consapevole nei vari talk show.
Dal pettegolezzo alla delazione il passo è breve e porta sempre più inesorabilmente sulla via del declino morale e civile.
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