giovedì 25 agosto 2011
Suicidio colposo
Ieri i giornali hanno riferito questa notizia: un giovane di vent'anni, in provincia di Taranto, ha organizzato uno scherzo per alcuni amici e, dopo aver lasciato delle pietre in mezzo alla strada, si è nascoso tra i cespugli in attesa che giungesse la loro macchina. Prima di loro, però, si è trovata a transitare un'auto dei Carabinieri che, insospettiti, si sono fermati per rimuovere l'ostacolo dalla strada: a quel punto il giovane è saltato fuori dal suo nascondiglio e, con il volto coperto e una pistola giocattolo in pugno (pare sprovvista di tappino rosso di riconoscimento), ha finto un'aggressione puntando l'arma verso i militari. Uno di questi ha sparato uccidendo il giovane.
Disgrazia? No. Fatalità? No. Idiozia? Assolutamente sì.
Chissà se ora si aprirà un processo mediatico, prima che giuridico, per mettere alla gogna il carabiniere: chissà se costui dovrà sentirsi urlare assassino, ingiuriare il proprio nome in cortei e manifestazioni di piazza, chissà se ci sarà il consueto iter di beatificazione della giovane vittima, caduta per mano delle forze del dis-ordine, come qualcuno le chiama. Chissà infine se appariranno per le strade di Taranto le scritte "10, 100, 1000 Nassiriya"...
Quel giovane ha fatto una emerita idiozia e, purtroppo per lui, l'ha pagata cara. Stessa sorte - il collegamento viene da sè - toccata a un altro giovane che dieci anni fa ha deciso, non per scherzo, ma per ferma intenzione di fare del male, di assaltare una camionetta dei Carabinieri con bastoni, sassi e un estintore. L'idiozia spesso non si paga, altre volte sì: davvero si può pensare che non ci sia nulla di male ad assaltare una camionetta di militari? Che sia giustificabile perchè la globalizzazione fa schifo, il governo fa schifo e di tutto il resto "chissenefotte"? Che ci si possa permettere di spaccare la testa a un carabiniere o dare fuoco a una camionetta, ma guai se poi ci si torce un capello...? Liberissimi di correre il rischio, così come di restare stesi sull'asfalto in una pozza di sangue. Basta sapere a cosa si va incontro.
"Si ha l'elemento soggettivo della colpa quando manca la volontà di determinare un qualsiasi evento costituente reato, ma l'evento si verifica ugualmente per negligenza, imprudenza, imperizia o per inosservanza di leggi, regolamenti, ordini o discipline (art. 43 c.p.)".
Non sono stati omicidi, ma - se esistesse nel codice penale - suicidi colposi. Non volevano uccidersi, ma per negligenza, imprudenza e inosservanza delle leggi, lo hanno fatto.
Vittime di se stessi e della propria idiozia, prima che di un colpo di pistola.
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