lunedì 31 maggio 2010

O mare nero, mare nero, mare ne...


Le bionde trecce, gli occhi azzurri e poi... o mare nero mare nero mare ne... Oggi se dici mare nero, nessuno pensa alla Canzone del Sole, ma al disastro ecologico che si sta consumando ora dopo ora, da oltre un mese, nel golfo del Messico. Il danno ambientale non solo è incalcolabile, ma irrimediabile.

Quando sento parlare del 2012 e di tutte le teorie più o meno strampalate che vorrebbero il 21 dicembre 2012 come ultimo giorno dell'umanità come siamo abituati a conoscerla, sorrido. Ed è un sorriso amaro, amaro come il petrolio. La fine del mondo arriverà - non so se nel 2012, ma arriverà - per mano dell'uomo. Sarà la sua stupidità, la sua avidità, la sua futile corsa al denaro a portarlo alla distruzione.

Come si può pensare di inquinare l'acqua con il petrolio, l'aria con i gas di scarico e le scie chimiche, la terra con le discariche di rifiuti tossici, gli animali con alimenti e allevamenti malsani e sperare di sopravvivere? La regola è che la natura va sfruttata, depredata e violentata fino all'ultima minima risorsa disponibile. E poi? Ci salverà la tecnologia? Ci salverà la scienza dai tumori ai polmoni o dal cancro allo stomaco?
L'uomo è la vera e sola minaccia alla propria esitenza. Il 2012 è già passato...

mercoledì 19 maggio 2010

Guerra e pace

C'è chi le chiama missioni di pace, chi missioni di guerra. Sono missioni militari, punto. Basta retorica, basta buttarla in politica, basta pontificare dai salotti televisivi. I soldati che sono in Iraq, in Afghanistan, in Libano e ovunque ne sia stato richiesto l'intervento, sono consapevoli di quel che trovano. Conoscono i rischi e i pericoli. Vengono addestrati per questo. Sono uomini e donne che hanno scelto di obbedire agli ordini di uno Stato nello Stato. E quando qualcuno di loro cade sul campo andrebbe onorato prima di tutto rispettando la scelta di vestire una divisa.

giovedì 13 maggio 2010

E li chiamano "Paesi in via di sviluppo"


Quando si parla di Paesi in via di sviluppo ci si riferisce solitamente agli stati africani. Da che son nato li ho sempre sentiti chiamare così. Oggi mi chiedo se finalmente si siano sviluppati. La prima impressione è che siano ancora su questa benedetta via dello sviluppo e che il cammino sia ancora molto lungo. Ma allora è mai possibile capire cosa manca per essere sviluppati? E' una questione di soldi? E' una questione di conformazione geofisica? E' una questione sociale? E' una questione politica?

venerdì 7 maggio 2010

La "nuova tangentopoli"


In questi giorni si sente parlare di Nuova Tangentopoli. Di solito ciò che è nuovo si contrappone a qualcosa di vecchio, qualcosa che c'era, c'è stato e non c'è più. Dal biennio di Mani Pulite ('92-'94) sono passati quasi vent'anni e non mi pare che rispetto ad allora le cose siano molto cambiate.

sabato 1 maggio 2010

Ovunque sia


A volte capita che qualcuno se ne vada senza salutare. E a chi resta si apre un grande vuoto dentro che si può riempire solo con domande senza risposta. Si cercano ricordi nella memoria come qualcosa di prezioso che si teme di aver perduto per sempre e quando si riesce ad afferrarne uno il dolore, invece di sopirsi, si fa per un istante più forte.
Una fotografia, un profumo, una canzone, una parola, un sorriso, la pioggia, il colore blu, una fetta di torta, il mare, una nuvola, i fulmini, l'erba, la strada, un gatto... tutto lo ricorda. Ovunque sia, è qui con noi.