mercoledì 14 luglio 2010

Sette anime



Sette anime perse, sette salvate. Gabriele Muccino torna a dirigere un film a Hollywood dopo la riuscita esperienza de La ricerca della felicità. Non racconto la trama, ci sono migliaia di siti dove poterla leggere. Non farò nemmeno una critica cinematografica, non ne ho le competenze. Mi limito a una serie di domande che mi ha suscitato già alla prima visione. E' possibile salvare un'anima? Si può superare il senso di colpa? Darsi la morte per dare la vita è un valore o un disvalore? Si può davvero amare gli altri più di se stessi? Potrei continuare...

Non mi vergogno a dirlo, mi commuovo ogni volta che rivedo Sette anime. Forse perchè intimamente so di non essere capace di una generosità così grande. Forse perchè un amore così non l'ho mai vissuto, ma provato sì. Forse perchè la musica di Morricone è, al solito, una lama affilata che scorre su un cuore di seta. Forse perchè vedere con gli occhi di un altro è un miracolo della vita più che della medicina. Forse perchè mi rendo conto che siamo davvero tutti fratelli se lo vogliamo. Forse perchè ne ho semplicemente bisogno.

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