giovedì 17 novembre 2011

Tecnocrazia al potere

Caduto il governo Berlusconi, siamo alla svolta. Finalmente le preghiere, le implorazioni, le urla dei detrattori del Cavaliere hanno ottenuto soddisfazione. Per mesi abbiamo sentito dire che l'economia italiana era in crisi in parte per una congiuntura internazionale, ma soprattutto per colpa di Berlusconi e del suo governo di soubrette e delinquenti. Per mesi i rappresentanti dell'opposizione sono andati per le piazze e gli studi televisivi a proporre una formueletta semplice semplice: La borsa crolla perchè c'è Berlusconi al governo, quindi Berlusconi deve andare a casa.


Questa l'unica ricetta capace di eccitare contemporaneamente il popolo viola, quello arancione, quello dei democratici, quello dei moderati, quello dei giusti, quello degli onesti, quello dei lavoratori, quello degli imprenditori buoni, quello degli studenti, quello dei precari, quello dei cassintegrati, quello dei giocatori di cricket, quello degli immigrati clandestini sbarcati a Lampedusa e quello dei cinesi in fila per votare De Magistris. Tutti eccitati dalle dimissioni di Berlusconi. Non c'è che dire, una ricetta davvero afrodisiaca.

E poi venne il giorno, Berlusconi lascia la presidenza del Consiglio, la gente (poca obiettivamente) si riversa nelle strade esultante ed esaltata, lancia monete (alla faccia delle tasche vuote), urla "Libertà, libertà", manco avessero abbattuto il muro di Berlino. Ebbene, feste e giubilo, finalmente il tiranno è caduto e l'Italia risorgerà. Subito. Tolto il dente, tolto il dolore.

E arrivò Mario Monti, ma è un dettaglio, perchè l'unica cosa davvero importante era che se ne andasse Berlusconi. Ci avevano detto che lo spread era alle stelle perchè Berlusconi non mollava la poltrona, eppure nonstante sia passata una settimana dalla neo festa della liberazione, siamo punto e a capo. Possibile?

Ora ce lo spiegano così: certo, perchè la causa non era Berlusconi, la situazione è più complessa, ci sono i mercati che attendono risposte (come fossero entità astratte, i mercati), tutta l'Europa è in difficoltà e anche noi dobbiamo far fronte a questa articolata congiuntura negativa... e Berlusconi?

Eh Berlusconi doveva andare via prima, perchè ci ha portati lui in questa situazione. Come no, e infatti è colpa sua anche se lo spread tra i titoli nazionali e quelli tedeschi sta accelerando praticamente in quasi tutta l'Europa. Non importa, è colpa di Berlusconi e sempre lo sarà. E' più facile così...

E poi c'è lo squallore del dopo Berlusconi, con una maggioranza che è diventata minoranza - così dicevano no? Berlusconi non ha più la maggioranza - e una minoranza che non ha la maggioranza. Siamo l'unico Paese al mondo in cui in un sistema bipolare, nessuno dei due poli ha la maggioranza per governare! E vengono in tv a fare le statuine addomesticate, a parlarci ancora del bene del Paese!

Ricapitolando:

Il PDL, non appena s'è capito che Berlusconi sarebbe caduto, si è frantumato come un bicchiere di cristallo caduto in terra. Dappertutto pezzi che un giorno lontano, passando la scopa per fare pulizia, salteranno fuori e diremo "toh guarda, pensavamo di averli buttati tutti e invece eccone un altro...". Il PDL appoggia Monti purchè faccia quello che vuole lui (il PDL). E allora perchè non lo ha fatto prima per conto suo, visto che diceva di avere i numeri?

Il PD appoggia Monti, perchè nonostante aver chiesto le dimissioni di Berlusconi per anni, è stato colto di sorpresa (si intuisce l'ironia?). Non avendo la minima idea di chi mettere al suo posto ha preso per buono quel che passava il convento. E poi così non rischia di dimostrare la propria innata incapacità di governare.

IDV in stato confusional-opportunistico: no al governo tecnico (come il pdl tra l'altro), subito ad elezioni! Elezioni, elezioni, elezioni! Vabè però, ma sì dai, ok ci stiamo anche noi. Viva Monti, viva l'Italia, viva la Libertà!

Terzo Polo, che in un sistema bipolare sta come un pollo fritto a colazione, non sanno bene con chi stare, attendono sulla sponda del fiume, Di qui, di lì, di qua e di là. Bentornata Democrazia Cristiana.

FLI, .

La Lega di Bossi ha dichiarato subito di non voler appoggiare il governo Monti e di schierarsi all'opposizione, ben sapendo che quest'ultimo dovrà operare manovre impopolari e pensando così di sottrarsi, in una futura campagna elettorale, alla responsabilità. Peccato che fino a una settimana fa fossero al governo del Paese e la responsabilità ce l'avevano eccome. E la gente non dimentica.

Un governo tecnico, completamente tecnico, è una trappola pericolosa per la Casta. Dovesse salvare il Paese, che ne sarà degli onorevoli e vegliardi senatori? Siamo diventati una tecnocrazia e non è detto che sia un male...

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