domenica 8 agosto 2010

Talebani, c'è chi li chiama amici...


Li hanno fermati, fatti scendere dalle auto, messi in fila e fucilati. Non erano soldati, non erano contractor, non erano mercenari, non erano personalità politiche. Erano medici. E a trucidarli sono stati quei Talebani che ancora comandano ampie aree dell'Afghanistan, quei Talebani che una certa parte politica italiana vuole difendere perchè simbolo dell'anti-imperialismo americano, quei Talebani che - a detta di tale parte politica - sono meno violenti dei marines USA.

Stavolta non c'entra la guerra, non c'entra Bush (che - vi ricordo - non è più presidente da diverso tempo), non c'entra l'esercito italiano, non c'entra nemmeno Berlusconi.
A questa parte politica dico semplicemente di vergognarsi, di tacere e di spiegare a me, che stupido non capisco, come si possano ammazzare a sangue freddo otto medici come hanno barbaramente fatto i loro amici Talebani.

Nessun commento: